Volo Swiss in overbooking: sette passeggeri rimangono a terra

A volte, anche un semplice volo di poche ore può trasformarsi in un viaggio della speranza. Ne sanno qualcosa i passeggeri che ieri avevano prenotato un biglietto per salire a bordo di un aereo di Swiss che li avrebbe portati da Zurigo a Roma. Il condizionale, però, è d'obbligo. Sì, perché al gate del volo Swiss 1736, in partenza alle 12:45 da Zurigo, si sono presentate 187 persone. Peccato, però, che sul velivolo ci fosse posto solo per 180 passeggeri. Il volo, insomma, era in overbooking. E in questi casi, non c'è nulla da fare: qualcuno deve rinunciare a volare.
Un inconveniente, certo, ma che può scombussolare tremendamente i piani. Ne sa qualcosa Ingrid Deltenre, ex direttrice della Televisione romanda. Anche lei, infatti, era tra gli sfortunati passeggeri rimasti a terra. Come ha raccontato al Blick, quella sera doveva essere necessariamente a Roma perché sarebbe stata eletta come direttrice del suo golf club italiano. «Siamo stati trasferiti sul volo Helvetic Airways delle 17.45», ha spiegato al Blick. Una soluzione non troppo scomoda, rispetto a quella trovata per altri passeggeri. Non tutti, infatti, sono stati così fortunati. Qualcuno si è visto costretto a fare scalo a Monaco di Baviera, arrivando a destinazione ancor più tardi del previsto.
Ciononostante, una nota positiva nell'overbooking, dopotutto, c'è sempre. Ingrid Deltenre, per esempio, ha ricevuto da Swiss un risarcimento di 250 euro e un buono pasto di 20 franchi svizzeri da spendere all'aeroporto di Zurigo. Vista la situazione di overbooking, ai passeggeri è stato chiesto su base volontaria di annunciarsi per un volo successivo, in cambio di un risarcimento. Ma secondo Ingrid Deltenre «nessuno si è fatto avanti». Anche perché, ieri, all'aeroporto di Zurigo, «c'era molto caos». Anche voli alternativi precedenti, per esempio quello di ITA Airways, erano al completo.
Tuttavia, secondo la portavoce di Swiss Silvia Exer, quello che è successo ieri è un evento «estremamente raro». Non sarebbe così frequente, infatti, incappare in una situazione di overbooking. Una «pratica controversa», ma non per le compagnie aeree. «Per noi, un attento overbooking dei voli è un modo per evitare posti vuoti quando i passeggeri non si presentano o cancellano all'ultimo minuto», spiega la portavoce di Swiss, che inoltre chiarisce: «Non è vero che durante il periodo delle vacanze i voli sono più sovraprenotati che in tempi normali».
Secondo la portavoce, però, alcuni dipendenti di Swiss fuori servizio sono stati fatti salire sul volo 1736, poi dichiarato in overbooking. Una scelta che ha creato molte polemiche tra i passeggeri. Secondo Silvia Exer, tuttavia, sono stati fatti sedere in un «jumpseat», un posto destinato ai membri dell'equipaggio e non disponibile per i passeggeri.