Il dato

Vuoi vendere la tua Tesla? Più facile a dirsi che a farsi, in Svizzera

Un'indagine della Sonntags Zeitung mostra le conseguenze dell'effetto Musk e delle sue posizioni politiche nel nostro Paese: in un anno i giorni impiegati per trovare un compratore su Autoscout 24 sono aumentati del 46%
© Josh Edelson
Red. Online
16.03.2025 16:30

Sì, Tesla sta vivendo uno dei momenti più complicati della sua storia. Calo delle vendite, richieste di boicottaggio, crolli in Borsa. E chi più ne ha più ne metta.

All’inizio della settimana, le azioni del costruttore di auto elettriche sono scese del 15% e oltre, mandando in fumo oltre 130 miliardi di valore di mercato. Il punto, scrive al riguardo la Sonntags Zeitung, è che non solo Tesla fatica a vendere veicoli nuovi – per svariati motivi: dalle posizioni politiche di Elon Musk, il fondatore, alla concorrenza dei marchi cinesi – ma sempre più conducenti stanno cercando di sbarazzarsi delle loro vetture. Di nuovo, in segno di protesta.

Un fenomeno, questo, che riguarda anche la nostra Svizzera. E che, fronte automobilisti delusi dalla svolta pro-Trump di Elon Musk, nasconde non poche sfide. E questo perché, al pari delle Tesla nuove, è calata altresì la domanda per i veicoli usati. «La domanda di Tesla è diminuita notevolmente dall’inizio dell'anno» afferma Alberto Sanz de Lama, direttore di Autoscout 24, il più grande mercato online di automobili in Svizzera.

Il portale ha valutato esclusivamente per la Sonntags Zeitung come si è sviluppata la domanda di Tesla e di altre auto elettriche pubblicizzate nel corso dell’ultimo anno. Il risultato? «Abbiamo osservato che la percentuale di annunci pubblicitari di veicoli Tesla visualizzati è in costante calo da un anno» ribadisce al domenicale il responsabile di Autoscout 24.

Non solo, Autoscout 24 ha valutato quanto tempo impiega, in media, un’auto elettrica pubblicizzata sulla piattaforma a essere venduta. Nel caso delle Tesla offerte, i cosiddetti giorni di inattività o, se preferite, attesa sono aumentati in media di quasi il 46%. In un solo anno.

All’equazione, evidentemente, bisogna aggiungere il fatto che i modelli più vecchi abbiano perso appeal. Ad esempio, le Tesla Roadster sono state pubblicizzate in media per 373 giorni prima di essere vendute. Si tratta di 140 giorni di inattività in più rispetto a febbraio 2024. Detto ciò, chiunque volesse vendere una Model S ha dovuto aspettare 80 giorni in più rispetto all’anno precedente. Le Tesla Model X sono rimaste in garage 46 giorni in più, mentre una Model 3 è stata pubblicizzata in media 23 giorni in più. Soltanto i SUV Model Y usati hanno continuato a vendere bene: in questo caso, il numero di giorni di permanenza in concessionaria è aumentato solo di un giorno.

In generale, i tempi di fermo delle auto elettriche usate pubblicizzate in Svizzera sono aumentati, afferma Sanz de Lama. Ciò potrebbe essere dovuto in parte al fatto che l’offerta di auto elettriche usate è notevolmente maggiore rispetto a un anno fa. Tuttavia, secondo i dati del portale online, è molto più veloce vendere auto elettriche usate di altre marche rispetto a quelle Tesla.

L’unica possibile spiegazione, dunque, è il cosiddetto «effetto Musk»: se il capo dell’azienda sposa, in toto, Donald Trump e le sue politiche, questo matrimonio in determinati mercati può avere conseguenze negative. La Svizzera, in questo senso, non fa eccezione.

Sascha Voglgsang, direttore della società di consulenza parigina A2MAC1, dal canto suo sottolinea che non ci sono ragioni tecniche che sconsiglino l’acquisto di una Tesla usata. A maggior ragione se pensiamo che il marchio migliora gradualmente i suoi modelli invece di lanciarne, di continuo, di nuovi. Se è vero che Tesla è stata ormai superata dai suoi concorrenti cinesi in termini di tecnologia delle batterie, innovazione e integrazione dei sistemi, per dirla con l’esperto «nel complesso il marchio continua a comportarsi bene».

Non a caso, le Tesla usate lo scorso anno hanno subito un deprezzamento inferiore rispetto alle altre auto elettriche. «In media, le auto elettriche in offerta hanno perso quasi il 13% del loro valore negli ultimi dodici mesi» chiarisce Sanz de Lama. Anche i modelli Tesla hanno perso notevolmente valore lo scorso anno. Tuttavia, i prezzi sono scesi meno drasticamente rispetto ad altre auto di produttori come Hyundai, Mercedes o Nissan.

A titolo comparativo, la Hyundai Ioniq, un’auto elettrica molto popolare in Svizzera, lo scorso anno ha perso quasi un quarto del suo valore su Autoscout 24. Al contrario, i prezzi delle Tesla Model 3 e Y pubblicizzate sono scesi in modo decisamente meno significativo, rispettivamente del 13 e dell'11%. «Ciò dimostra che i veicoli Tesla mantengono il loro valore in modo più efficace rispetto a molti altri veicoli elettrici» chiosa Sanz de Lama.

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