Il caso

Tamara Funiciello: «Con l'Euro non farò altro che guardare lesbiche giocare a calcio»

È polemica sulle dichiarazioni rilasciate dalla consigliera nazionale socialista, lei stessa omosessuale, in vista degli Europei femminili di calcio che si terranno nel nostro Paese dal 2 al 27 luglio – A far discutere sono anche le parole di un'altra consigliera del PS: Anna Rosenwasser
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Red. Online
09.01.2025 22:00

«Adoro parlare dell'Euro perché tutti pensano che mi interessi di calcio quando in realtà mi interesso soprattutto alle lesbiche che praticano sport». Così si era espressa la consigliera nazionale socialista Anna Rosenwasser nel corso della «revisione della sessione femminista». Il riferimento, ovviamente, era agli Europei femminili di calcio che si terranno nel nostro Paese dal 2 al 27 luglio. Le dichiarazioni di Rosenwasser, inutile dirlo, avevano fatto storcere il naso a parecchie persone, soprattutto se si considera che giungono da una donna un tempo alla testa dell'Organizzazione svizzera delle lesbiche. La storia non finisce poi qui: un'altra consigliera nazionale del PS, infatti, nella medesima occasione, si era espressa con termini analoghi. Stiamo parlando di Tamara Funiciello che disse: «Per un mese non farò altro che guardare lesbiche giocare a calcio». Anche in questo caso, le parole della consigliera nazionale avevano lasciato tutti spiazzati visto che la stessa Funiciello è omosessuale e si batte spesso per i diritti e l'uguaglianza di queste persone.

Come spiega il Blick, che per primo ha dato la notizia, le uscite di Rosenwasser e Funiciello, risalenti al mese di ottobre, hanno sollevato un acceso dibattito nel mondo del calcio femminile rossocrociato. A irritare sarebbe soprattutto il fatto che a esprimersi in questi termini sono state due donne.

Messaggi contraddittori, insomma, soprattutto se si considera che, sempre durante la «revisione della sessione femminista», Rosenwasser aveva espresso parole dure contro il celebre conduttore radiofonico e televisivo tedesco Thomas Gottschalk. «Può continuare a mostrare il suo atteggiamento condiscendente nei confronti delle donne e del loro corpo. Ciò dimostra quanto sia ancora considerato normale che gli uomini possano impunemente commentare il corpo delle donne», aveva detto la consigliera nazionale.

Bene, ma di fronte al fatto compiuto, come si sono giustificate le due consigliere nazionali? Interrogata dal Blick, Anna Rosenwasser ha preferito non rilasciare dichiarazioni. Ha parlato, invece, Tamara Funiciello. «Con le mie dichiarazioni non intendevo certo suggerire che tutte le calciatrici sono lesbiche». La consigliera nazionale rilancia poi la questione osservando come, a suo modo di vedere, sia dannoso che ancora oggi essere qualificate come «lesbiche» sia considerata un'ingiuria. «Sembra quasi che la nostra sessualità sia un insulto» dice Funiciello. La politica del PS tiene ugualmente a sottolineare come lo sport abbia giocato un ruolo fondamentale nella sua decisone di fare coming-out. «Megan Rapinoe, Ali Krieger, Jenni Hermoso... hanno figli e sono apertamente lesbiche». Per la Funiciello queste atlete devono essere dei modelli. Riguardo agli Europei femminili che si terranno nel nostro Paese, infine, la consigliera nazionale dice: «Il calcio femminile ha guadagnato visibilità e pertinenza negli ultimi anni. Mi auguro che esso sia adeguatamente incoraggiato anche in Svizzera».