Tecnomec all’avanguardia nella meccanica di precisione
Operazioni meccaniche quali fresatura, tornitura, rettifica, alesatura, elettroerosione, stampa 3D (PA) possono apparire relativamente semplici e diffuse, ma non è così quando siano condotte ad un elevatissimo standard tecnologico, di precisione e di qualità, con apparecchiature avanzate e livelli di misurazione dell’ordine dei micron, cioè millesimi di millimetro.
Queste caratteristiche hanno fatto della Tecnomec SA di Stabio, ora in lizza per il Prix SVC 2022, un’impresa che da piccola realtà artigianale è cresciuta fino a diventare un’industria leader a livello nazionale ed internazionale, tale da annoverare fra i suoi clienti i più importanti brand svizzeri (e non solo) leader nella produzione di tecnologia meccanica di alto livello.
«Tecnomec nasce nel 1981 indica Iarno Mapelli, ingegnere ed Operations Manager - su iniziativa di tre imprenditori per effettuare lavorazioni conto terzi, utilizzando anche fornitori qualificati per trattamenti integrativi, come ossidazione, verniciatura, cromatura. Ma il grande salto avviene nel 2008, con un cambio di gestione che ha fatto di Tecnomec un polo tecnologico in grado di offrire ai clienti una gamma di servizi meccanici integrati».
«Operiamo - spiega - misurazioni ultrasofisticate, utilizziamo software CAD-CAM che soddisfano i massimi requisiti a livello mondiale nel settore dell’industria meccanica, automobilistica, aeronautica, aerospaziale, medicale, energia, turbine… Con impianti automatici sviluppati autonoma-
Iarno Mapelli mente, eseguiamo marcature laser con posizionamenti tridimensionali, creiamo efficienza mediante stoccaggi automatici “intelligenti”. Siamo cresciuti, quintuplicando dal 2008 ad oggi fatturato e macchinari, adottando sempre quelli di ultima generazione, investendo in innovazione, acquisendo altre imprese avanzate, oltre ad aver generato spin-off di successo».
Una realtà particolare
«Siamo una realtà particolare» aggiunge James Mossi, l’imprenditore che ha rilevato l’azienda nel 2008, ora suo CEO. «Creiamo e gestiamo i processi globali di produzione “in casa” così come le attrezzature necessarie alle nostre produzioni ed a quelle dei nostri clienti, in una sorta di co-engineering, e questa indipendenza operativa ci apporta una grande esperienza e ci reca molti vantaggi, consentendoci di operare in svariati settori, ad esempio quello aeronautico ed aerospaziale, per il quale vantiamo una certificazione specifica, la AS/EN 9100 che comporta requisiti aggiuntivi rispetto alla norma ISO 9001, oppure alle energie tradizionali ed alternative, dall’automazione al settore medicale fino al packaging».
«Accanto al patrimonio costituito da know-how e tecnologie - aggiunge -, curiamo molto il patrimonio per noi più importante, i nostri collaboratori, con i quali il rapporto si può ancora definire “artigianale”, compensato da una elevata fidelizzazione del team attraverso gli anni. Del resto un eguale livello di fidelizzazione si riscontra con i nostri clienti e fornitori, il cui rapporto si è consolidato nel tempo».
Nella fase COVID, problematica e foriera di incognite per molte imprese, Tecnomec ha trovato al contrario una nuova via di sviluppo, rappresentata da O3ZY, l’iniziativa tecnologica che riscuote interesse crescente a tutti i livelli.
«Nato - indica Lisa Mossi, Project Manager - per preservare la nostra unità aziendale ed il suo personale dal contagio nel periodo del lockdown, O3ZY è diventato oggi un progetto estremamente rilevante, con grandi potenzialità applicative a partire dal mondo sanitario. Si tratta di un’apparecchiatura da noi sviluppata, brevettata e realizzata, in collaborazione con gli Istituti Clinici Maugeri che validano l’efficacia secondo metodologie scientifiche unificate. È in grado di eliminare gli agenti patogeni dagli ambienti, sanificandoli da virus, batteri, muffe, spore…. Opera con ozono e, in ambienti con presenza di persone, per i quali l’ozono può essere nocivo, con raggi ultravioletti».
Tecnologie avanzate
Alla luce di tutto questo, cosa c’è nel futuro di Tecnomec? «Puntiamo sempre - continua Lisa Mossi - alle tecnologie più avanzate per le nostre lavorazioni. Stiamo implementando un sistema innovativo di stoccaggio dinamico, integralmente progettato, sviluppato e realizzato da Tecnomec, allo scopo di migliorare ulteriormente l’immagazzinamento dei materiali. Tendiamo a consolidare gli attuali mercati, ampliando la visione verso i nuovi. Investiamo in settori avanzati come Motorsport, Additive Manufacturing, fino alla frontiera quasi futuribile dell’Urban Air Mobility. Anche nel nostro comparto è essenziale stare al passo con le certificazioni, come la UNI EN ISO 14001 che riguarda il sistema di gestione ambientale e la UNI EN ISO 45001 in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Cresce anche la partecipazione in organismi volti a supportare programmi di sostenibilità. Infine il progetto O3ZY ci apre nuove prospettive e sinergie in diversi ambiti che stiamo esplorando».
«Insomma - conclude Lisa Mossi - il lavoro che ci attende è intenso, vario ed impegnativo, ma possiamo contare su di un team di 70 professionisti di prim’ordine ed estremamente motivati per realizzare tutti questi progetti ed altri ancora».