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Tensioni a Tel Aviv: in piazza i famigliari degli ostaggi

Migliaia di persone alla manifestazione per chiedere di fare «tutto il possibile» per riportare a casa le persone rapite da Hamas – Nel frattempo le Forze di difesa israeliane (Idf) starebbero creando una zona cuscinetto di sicurezza al confine con la Striscia di Gaza – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Tensioni a Tel Aviv: in piazza i famigliari degli ostaggi
Red. Online
30.03.2024 08:00
21:22
21:22
Tensioni a Tel Aviv: in piazza i famigliari degli ostaggi

Migliaia di israeliani stanno marciando a Tel Aviv chiedendo il rilascio degli ostaggi dopo l'appello rivolto alla popolazione a scendere in piazza dal Forum sugli ostaggi e delle famiglie scomparse.

Il sito di notizie Ynet riferisce che i manifestanti hanno bloccato il traffico in strada e hanno invitano le persone sedute nei bar a unirsi a loro. Secondo The Times of Israel la polizia ha sparato degli idranti ad acqua sull'autostrada e ha utilizzato i cavalli per disperdere i dimostranti.

Haaretz riporta che Aviva Siegal, un'israeliana liberata dalla prigionia di Hamas il cui marito, Keith, è ancora prigioniero, ha invitato il primo ministro Benyamin Netanyahu a «fare tutto» il possibile «per riportare a casa» gli ostaggi.

«Non parlare di vittoria - ha affermato Siegal rivolgendosi al primo ministro -, non è possibile riportare indietro la delegazione del Qatar senza avere un accordo. Non osare andare a dormire senza pensare agli ostaggi».

19:45
19:45
«Uccisi dall'IDF e sepolti con i bulldozer»

«Le Forze di Difesa Israeliane (Idf) hanno ammesso di aver ucciso due uomini palestinesi e di aver seppellito i loro corpi con un bulldozer dopo che nei giorni scorsi al Jazeera aveva pubblicato un video che mostrava l'incidente in questione».

Lo riporta la Cnn citando una dichiarazione dell'Idf in base alla quale i due palestinesi si sarebbero avvicinati «all'area operativa» nel centro di Gaza «in modo sospetto» e non avrebbero risposto a un colpo di avvertimento. Nella stessa dichiarazione dell'esercito si legge inoltre che gli israeliani li hanno uccisi e poi hanno seppellito i loro corpi temendo che trasportassero esplosivi.

Nel video di al Jazeera, girato ad una certa distanza, si vedono due uomini camminare lungo una spiaggia di Gaza, separati l'uno dall'altro; entrambi sembrano sventolare bandiere bianche, quasi a voler simboleggiare la resa, mentre si avvicinano con cautela ad un gruppo di soldati israeliani: poi uno dei due scompare dalle immagini mentre il secondo cade sulla sabbia, apparentemente colpito.

Il video poi passa ad un'altra angolazione dove si vede un bulldozer militare israeliano seppellire due corpi nella sabbia e nei detriti. Non è chiaro se i corpi mostrati nella seconda metà del filmato siano proprio quelli dei due uomini filmati all'inizio della sequenza. Al Jazeera sostiene che siano gli stessi uomini.

19:06
19:06
Un migliaio di persone in piazza a Ginevra a sostegno della causa palestinese

Una nuova manifestazione a sostegno della causa palestinese ha riunito oggi un migliaio di persone a Ginevra.

Organizzata dal movimento BDS, ha denunciato la complicità della Svizzera nella guerra a Gaza e ha commemorato il 48° anniversario della Giorno della Terra.

Quest'ultimo ricorda quando, il 30 marzo 1976, la comunità palestinese in Israele e i palestinesi in Cisgiordania e a Gaza diedero vita a uno sciopero generale per protestare contro la decisione di Israele di confiscare 2'500 ettari di terra in Galilea. Il movimento si trasformò in una manifestazione e poi in una rivolta. Sei persone furono uccise dall'esercito israeliano.

I manifestanti si sono radunati davanti al Palais Wilson, sede dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, e hanno marciato verso Place des Nations dietro uno striscione che recitava: "Gaza affamata e massacrata da Israele. La Svizzera complice". "Dobbiamo continuare a fare pressione sul nostro governo", ha affermato un oratore a nome del movimento BDS (Boicottaggio - Disinvestimento - Sanzioni).

19:05
19:05
Domani al Cairo riprendono i negoziati

I negoziati indiretti tra Hamas e Israele per una tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi riprenderanno domani al Cairo. Lo ha riferito la tv egiziana Al Qahera News TV, che cita fonti della sicurezza, ripresa da media internazionali e in Israele da Haaretz.

Il premier Benyamin Netanyahu nei giorni scorsi aveva annunciato l'invio di delegazioni nella capitale egiziana e a Doha in Qatar.

19:04
19:04
«Netanyahu è ostacolo ad un accordo»

Venti famiglie - secondo i media - dei circa 130 ostaggi in mano di Hamas a Gaza hanno attaccato il premier Benyamin Netanyahu per il fallimento dei negoziati sul ritorno dei loro parenti e ne hanno chiesto le dimissioni definendolo "un ostacolo all'intesa".

Secondo queste famiglie - hanno riferito i media - Netanyahu avrebbe respinto le offerte per un rilascio degli ostaggi e indurito la posizioni israeliana nei negoziati con Hamas. In serata a Tel Aviv e in altre parti di Israele sono in programma manifestazioni sia per il rilascio dei rapiti sia per le dimissioni dal governo del premier.

16:29
16:29
«La proposta di Israele su una forza araba è una trappola»

«Le fazioni della resistenza palestinese» hanno respinto la proposta attribuita ad Israele di inviare forze arabe per amministrare Gaza, mettendo in guardia dai «risultati e dalle ripercussioni».

Si tratta di una «trappola e di un inganno dei sionisti per attirare alcuni paesi arabi a servire i loro piani e progetti dopo il loro grande fallimento sul campo, mentre cercano, insieme agli Usa, di aggirare la terribile sconfitta che stanno affrontando», hanno detto in un comunicato da Damasco diffuso su Telegram da Hamas.

15:20
15:20
Una seconda nave di aiuti per Gaza salpa da Cipro

Una seconda nave di aiuti umanitari destinati alla Striscia di Gaza, la 'Jennifer', è salpata dal porto cipriota di Larnaca, quasi due settimane dopo che la prima attraccò sul territorio palestinese: lo ha constatato l'agenzia francese Afp sul posto.

Come per la prima nave, trasporta le donazioni di due ong: la spagnola Open Arms, dedita anche al salvataggio dei migranti in mare, e l'americana World Central Kitchen (Wck). Il carico consiste in 400 tonnellate di aiuti.

Stando all'agenzia cipriota Cna, impiegherà circa 65 ore per raggiungere il molo provvisorio prefabbricato allestito a Gaza da Wck. L'ong ha fatto sapere che il carico è composto soprattutto da riso, pasta, farina, legumi, verdure in scatola e prodotti proteici, oltre a datteri forniti dagli Emirati Arabi Uniti, alimento tipico dei pasti di fine digiuno quotidiano nel mese di Ramadan.

13:19
13:19
Calca e spari per gli aiuti, almeno 5 morti

Almeno 5 persone sono morte a Gaza per la calca, durante la quale sono stati anche uditi colpi d'arma da fuoco, mentre venivano distribuiti aiuti umanitari poco prima dell'alba. Lo fa sapere la Mezzaluna Rossa.

L'Afp afferma che in un suo video si vedono camion che si muovono velocemente in mezzo a ruderi in fiamme, con la folla che urla e si accalca e si odono «spari di avvertimento», definiti così da testimoni. La Mezzaluna Rossa afferma che l'episodio è accaduto quando a Gaza City sono arrivati 15 camion di aiuti umanitari diretti alla rotatoria Kuwait, dove era programmata la distribuzione.

12:19
12:19
Osservatori ONU feriti al confine tra Libano e Israele

Tre osservatori ONU della missione di supervisione della tregua Untso e un traduttore sono stati feriti in un raid nel sud del Libano a ridosso della linea blu di demarcazione con Israele.

Come i medici che hanno in cura i quattro uomini hanno rivelato all'agenzia italiana Ansa, le ferite riportate non sono gravi e nessuna persona è in pericolo di vita.

Sull'auto colpita c'erano tre membri della Untso di nazionalità australiana, cilena e norvegese, più un traduttore libanese, ha precisato la tv locale filo-Hezbollah Al Mayadeen. Lo hanno riferito all'Ansa fonti della sicurezza libanese

Fonti della sicurezza libanese hanno affermato che l'attacco è stato lanciato da un drone israeliano che ha seguito il convoglio composto da due veicoli con chiare insegne delle Nazioni Unite. L'esercito israeliano ha smentito.

«I tre osservatori e il loro interprete erano scesi dai veicoli nei pressi di Rmeish - affermano le fonti libanesi, citate dall'Ansa - quando hanno sentito il ronzio del drone e sono rientrati velocemente a bordo dei due fuoristrada».

A quel punto, affermano, il drone ha lanciato un missile verso il convoglio. Uno dei feriti è stato trasportato d'urgenza in elicottero all'Ospedale Saint George di Beirut.

09:30
09:30
Gaza: nuovo lancio di aiuti da USA ed Emirati

Il Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom) afferma che «26 pacchi di aiuti umanitari sono finiti in mare» durante l'ultimo lancio aereo di assistenza umanitaria eseguito ieri nel nord della Striscia di Gaza per fornire sostegno ai civili colpiti dal conflitto in corso.

Gli aerei C-17 americani hanno sganciato l'equivalente di oltre 46.000 pasti sulla zona, specifica il Centcom assicurando che gli errori di sgancio non hanno causato «danni ai civili o alle infrastrutture».

Nella stessa regione anche un aereo militare degli Emirati, decollato questa mattina dall'aeroporto di Al-Arish, nel Nord Sinai egiziano, ha portato aiuti. Lo riferiscono fonti egiziane informate.

Il velivolo ha lanciato aiuti umanitari e forniture di soccorso nel nord della Striscia nell'ambito degli sforzi degli Emirati Arabi Uniti per sostenere la popolazione di Gaza durante il mese del Ramadan.

«In coordinamento con le autorità egiziane all'interno della coalizione internazionale, un aereo militare appartenente all'aeronautica degli Emirati Arabi Uniti, un Boeing C-17, ha lanciato questa mattina aiuti umanitari e di soccorso, inclusi cibo e medicine, nel nord della Striscia di Gaza, in aree in cui è difficile fornire aiuti via terra, nel nord della Striscia di Gaza.

08:00
08:00
Il punto alle 8.00

L'esercito israeliano ha continuato le operazioni all'ospedale Shifa di Gaza City e nei quartieri di al-Qarara e al-Amal di Khan Yunis, la roccaforte di Hamas nel sud della Striscia.

Lo ha riferito il portavoce militare ricordando che allo Shifa sono «stati uccisi uomini armati, sequestrate armi e localizzati siti appartenenti ai gruppi terroristi presenti nell'area». Nel quartiere di al-Amal - ha detto il portavoce - «sono stati uccisi numerosi uomini armati, inclusi alcuni che aveva tentato di attaccare le truppe con ordigni esplosivi».

Nel frattempo le Forze di difesa israeliane (Idf) stanno creando una zona cuscinetto di sicurezza al confine con la Striscia di Gaza che potrebbe occupare circa il 16% del territorio dell'enclave palestinese, secondo Haaretz.

In base a immagini satellitari citate dal quotidiano israeliano, la zona sarà larga circa un chilometro e tutti gli edifici presenti saranno smantellati.