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Il sisma
Secondo le Nazioni Unite, le cifre potrebbero raddoppiare — Salvato un neonato dopo 128 ore sotto le macerie — In Siria le vittime sono almeno 3.553, di cui almeno 2.166 nel nord-ovest controllato dai ribelli e almeno 1.387 nelle aree controllate dal governo — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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23:07
23:07
Il bilancio sale a oltre 28 mila morti
Il bilancio delle vittime del terremoto in Siria e Turchia ora supera i 28.000, in particolare 28.192. In Turchia i morti sono saliti a 24.617, ha dichiarato il vicepresidente turco Fuat Oktay in una conferenza stampa. In Siria sono almeno 3.575, di cui 2.167 nelle aree controllate dai ribelli nel nord-ovest, secondo le stime del gruppo di protezione civile dei Caschi Bianchi. Altri 1.408 decessi sono stati registrati nei territori controllati dal governo, ha riferito il ministero della salute.
21:14
21:14
Decine di scuole e ospedali distrutti
«Anche se non abbiamo ancora dati verificati, sappiamo che decine di scuole, ospedali e altre strutture mediche ed educative sono state danneggiate o distrutte dalle scosse, con un forte impatto sui bambini». Lo ha dichiarato in una nota il portavoce di Unicef James Elder.
«Questo è il terremoto più potente che ha colpito la regione in circa 100 anni ed è avvenuto nel momento peggiore possibile per i bambini e le famiglie vulnerabili nelle aree colpite. Migliaia di case sono state distrutte, le famiglie sono sfollate e sono esposte alle intemperie in un periodo dell'anno in cui le temperature regolarmente si abbassano sotto le zero e sono frequenti neve e pioggia gelata», ha spiegato.
«Le famiglie sfollate in Siria nordoccidentale e le famiglie siriane rifugiate che vivono in accampamenti informali in Turchia sono fra le più vulnerabili mentre le temperature notturne continuano a scendere sotto lo 0. Nel nord-ovest della Siria c'era già una situazione emergenziale. Le comunità lottano con l'epidemia di colera in corso e forti piogge e nevicate. In questo contesto, caratterizzato da oltre un decennio di conflitto, questo terremoto è assolutamente insopportabile».
In termini di risposta dell'Unicef, in Siria l'attenzione immediata è rivolta a garantire ai bambini e alle famiglie colpite l'accesso all'acqua potabile e ai servizi igienici, alla protezione dell'infanzia, all'istruzione e alle forniture mediche. «La popolazione sfollata in Siria ha bisogno di cibo e di servizi nutrizionali essenziali. Garantire il soddisfacimento dei bisogni nutrizionali dei bambini sotto i 2 anni e delle donne in gravidanza è fondamentale», ha sottolineato Elder.
«In Turchia, gli sforzi sono attualmente concentrati sulla ricerca e il salvataggio e l'Unicef si sta coordinando con il governo e la presidenza per la gestione dei disastri e delle emergenze sulle necessità che emergono legate alla più ampia risposta umanitaria».
18:21
18:21
48 persone arrestate per saccheggi in zone sisma
In Turchia la polizia ha arrestato 48 persone per i saccheggi in abitazioni nelle aree colpite dal terremoto. Lo riferiscono i media del Paese.
17:33
17:33
Zelensky all'ambasciata turca
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha deposto fiori, lasciato le sue condoglianze e ha incontrato l'ambasciatore turco per rendere omaggio alle vittime dei recenti devastanti terremoti in Turchia, durante una visita alla sede diplomatica.
Lo riporta il Kyiv Independent, citando la presidenza ucraina. «Condividiamo il dolore del popolo turco e aiutiamo in questo momento difficile», ha detto Zelensky.
L'Ucraina ha inviato 80 soccorritori e 16 attrezzature per aiutare la Turchia a togliere le macerie, ha riferito Oleksandr Khorunzhyi, il portavoce del servizio di emergenza statale. L'Ucraina ha inoltre inviato 10 unità cinofile per aiutare a trovare i sopravvissuti.
17:32
17:32
L'esercito austriaco riprende le ricerche
Dopo una interruzione per «scontri tra gruppi», l'esercito austriaco ha ripreso nel pomeriggio le ricerche nella zona colpita dal sisma in Turchia. Due unità cinofile sono state autorizzate a cercare dispersi.
«Al momento, l'esercito turco ha assunto la protezione del nostro contingente», ha dichiarato Marcel Taschwer, portavoce del ministero della difesa, all'Apa.
«La protezione dei turchi dovrebbe essere garantita entro un certo raggio», ha detto Taschwer.
«Le condizioni di pericolo sul terreno non sono cambiate. La situazione viene costantemente valutata». Non è ancora prevedibile se il resto del contingente potrà essere a breve impegnato. In totale, sei conduttori di cani si trovano in Turchia con i loro animali.
17:16
17:16
Dodici arresti per i crolli, anche appaltatori
La polizia turca ha arrestato 12 persone per i crolli di edifici nelle province sudorientali di Gaziantep e Sanliurfa in seguito al terremoto che ha colpito la Turchia. Lo hanno riferito i media locali.
L'agenzia di stampa Dha ha scritto che tra le persone prese in custodia ci sono anche degli appaltatori. Almeno 6'000 edifici sono crollati dopo la scossa di magnitudo 7.8 che ha colpito la regione, uccidendo quasi 25'000 persone.
17:04
17:04
Sotto le macerie per 122 ore: c'è ancora il mondo?
«C'è ancora il mondo?», ha chiesto Menekse Tabak, 70 anni, mentre veniva tratta in salvo dopo 122 ore sotto le macerie nella città della Turchia meridionale di Kahramanmaras, epicentro della scossa di magnitudo 7,8 di lunedì scorso.
Il sito dell'emittente statale turca Trt Haber ha pubblicato il video del salvataggio della donna tra gli applausi e grida di lode a Dio. «C'è il mondo e ci sei tu, zia, vieni», le hanno risposto i soccorritori.
15:26
15:26
Spari tra fazioni, i tedeschi sospendono i soccorsi
Nelle ultime ore, la situazione della sicurezza nella provincia turca di Hatay è apparentemente cambiata. Ci sono sempre più segnalazioni di scontri tra diverse fazioni e sono stati segnalati anche spari«, ha dichiarato all'agenzia di stamapa Afp il portavoce dell'Ong Isar Germany. Stefan Heine, annunciando lo stop alle operazioni.
Intanto, dopo i militari austriaci, anche l'Agenzia federale tedesca per il soccorso (Tsw), specializzata nell'assistenza alle vittime di disastri naturali, ha deciso di sospendere i soccorsi a causa dei problemi di sicurezza nell'area.
Le squadre tedesche »per il momento rimangono nel campo base comune« e »riprenderanno le loro attività« non appena la protezione civile turca »riterrà la situazione sufficientemente sicura«, ha spiegato Heine.
Il team di soccorritori austriaco invece dovrebbe rientrare a Vienna giovedì, ma »la situazione è sotto esame«, ha dichiarato il portavoce.
15:22
15:22
ONU: «Il bilancio dei morti potrebbe raddoppiare»
Il bilancio dei morti per il terremoto in Turchia e Siria potrebbe «raddoppiare». A sostenerlo è il sottosegretario generale per gli affari umanitari delle Nazioni Unite Martin Griffiths, in un'intervista a Sky News.
«Ci sono molti tipi di voci là fuori su come potrebbe finire» e «penso che sia davvero difficile da stimare in modo molto preciso perché dobbiamo ancora scavare sotto le macerie, ma io sono sicuro che (il bilancio dei morti) raddoppierà o più», ha dichiarato il coordinatore dei soccorsi di emergenza ONU, che si trova nella provincia turca di Kahramanmaras. «Questo è terrificante».
«Da un lato è profondamente scioccante, l'idea che queste montagne di macerie contengano ancora persone, alcune ancora vive, molte morte. Non abbiamo ancora iniziato a contare veramente il numero definitivo delle persone che sono morte», ha sottolineato Griffiths. Dall'altra parte, «c'è anche una risposta straordinaria a questo terremoto, il più disastroso degli ultimi 100 anni».
15:19
15:19
Il bilancio dei morti supera i 25 mila
Il bilancio complessivo dei morti per il terremoto che ha colpito lunedì scorso la Turchia e la Siria ha superato quota 25 mila. Lo riferiscono fonti ufficiali.
Secondo il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, in visita nella città di Sianlurfa (sud-est), per il momento in Turchia sono stati ritrovati 21.848 cadaveri, mentre in Siria le autorità hanno contato 3.553 morti.
14:41
14:41
ONU: «Peggior disastro degli ultimi 100 anni»
Il capo degli aiuti internazionali delle Nazioni Unite Martin Griffiths ha definito il devastante terremoto che ha colpito la Turchia sudorientale e la Siria nordoccidentale come «il peggior disastro degli ultimi 100 anni nella regione». Lo riferisce la tv turca.
14:10
14:10
I soccorritori svizzeri monitorano la situazione sicurezza
Le squadre di soccorso svizzere in Turchia non hanno al momento alcun problema di sicurezza, nonostante le segnalazioni dei soccorritori di altri Paesi. La situazione viene tuttavia monitorata, ha dichiarato oggi il capo della Catena svizzera di salvataggio Sebastian Eugster in una conversazione telefonica con Keystone-ATS dal distretto di Hatay.
«Abbiamo un dispositivo adeguato che può essere adattato in qualsiasi momento», ha proseguito Eugster. «Attualmente tutto è tranquillo e ci sentiamo al sicuro». Non ci sono stati nemmeno incidenti. Eugster ha saputo che l'esercito è intervenuto per controllare la situazione. Ma è del tutto normale che in queste situazioni la tensione aumenti.
La Catena di salvataggio si aspettava ulteriori interventi nel primo pomeriggio di oggi. Nelle ultime ore sono state salvate solo poche vite.
Per il momento, la situazione è calma a Iskenderun, nel distretto di Hatay, e non c'è alcun pericolo, ha dichiarato da parte sua Linda Hornisberger, responsabile della ricerca di persone sepolte sotto le macerie presso REDOG. In città, dieci persone e sei cani dell'organizzazione di cani di salvataggio collaborano con l'organizzazione di salvataggio turca GEA. La popolazione è riconoscente e la sicurezza del quartier generale è garantita dall'esercito turco.
13:32
13:32
Il bilancio supera le 24.500 vittime
Il bilancio delle vittime del terremoto in Turchia ed in Siria è salito a 24.596. In Turchia il presidente Recep Tayyip Erdogan ha annunciato 21.043 vittime, mentre in Siria l'agenzia Afp parla di circa 3.553 morti. lo Riporta la Bbc.
13:20
13:20
Salvato neonato di due mesi dopo 128 ore
Un neonato che si suppone abbia due mesi di vita è stato salvato dopo 128 ore tra le macerie a seguito del devastante terremoto che ha colpito il sud della Turchia. Lo scrive l'agenzia turca Anadolu, senza fornire ulteriori dettagli.
13:19
13:19
Vienna sospende i soccorsi in Turchia a causa di «scontri tra gruppi»
L'esercito austriaco ha sospeso le operazioni di soccorso in Turchia per ragioni di sicurezza: «Ci sono stati scontri tra gruppi», ha dichiarato all'Afp un portavoce di Vienna, senza fornire dettagli. E ha spiegato che le truppe austriache si sono rifugiate «in un campo base con altre organizzazioni internazionali, in attesa di istruzioni».
13:17
13:17
Ankara apre un valico di frontiera con l'Armenia
La Turchia ha aperto un valico di frontiera con l'Armenia per consentire l'arrivo di aiuti umanitari ai sopravvissuti del violento terremoto che ha colpito lunedì scorso la Turchia meridionale e la Siria con migliaia di morti.
Lo riferisce l'agenzia di stampa statale turca Anadolu, precisando che cinque camion di aiuti umanitari hanno attraversato il valico di frontiera Alican nella provincia turca di Igdir.
Nel 1988 è stata l'ultima volta che venne attraversato questo valico, quando cioè la Mezzaluna Rossa turca fornì aiuti dopo un terremoto in Armenia.
10:50
10:50
I soccorritori svizzeri pianificano il rientro
Cinque giorni dopo il devastante terremoto avvenuto nella zona di confine tra Turchia e Siria è in corso il passaggio di consegne delle squadre di soccorso svizzere con i cani, intervenute molto rapidamente, a quelle appena arrivate da altri Paesi. Il compito è ora quello di pianificare il ritorno in patria.
Le persone e i cani inviati sul posto hanno dato il massimo e sono ormai esausti, ha indicato oggi a Keystone-Ats Linda Hornisberger, portavoce della Società svizzera per cani da ricerca e da salvataggio. Ora ha più senso ricorrere a forze fresche.
Non si rinuncia a cercare le persone ancora vive, ma «il tempo sta per scadere», afferma l'addetta stampa. Spetta al governo turco stabilire quando la fase di ricerca è terminata: a quel punto si evidenzieranno le nuove esigenze, come ad esempio l'ulteriore assistenza medica o la valutazione delle condizioni degli edifici.
Per Redog è importante che le squadre tornino a casa incolumi e che non succeda qualcosa proprio alla fine della missione. Il piano è che rientrino nella Confederazione con la squadra di soccorso svizzera che sta lavorando nella provincia meridionale turca di Hatay. A questo proposito i tempi sono ancora incerti: si prevede che la missione durerà sino a dieci giorni, ha fatto sapere Valentin Clivaz, portavoce del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).
Intanto prosegue la colletta avviata dalla Catena della Solidarietà, che ha permesso di raccogliere 13 milioni di franchi. La fondazione che gestisce l'organizzazione descrive come impressionante l'ondata di solidarietà e simpatia espressa dalla popolazione svizzera.
10:21
10:21
Salvata bimba di 2 anni dopo 122 ore
Una bambina di due anni è stata estratta viva dalle macerie del terremoto che colpito il sud della Turchia, dopo 122 ore: lo riferisce il quotidiano turco Anadolu. La piccola è stata trovata nel distretto di Antakya, nella provincia di Hatay.
Successivamente, dopo 124,5 ore sotto le macerie, è stata tratta in salvo un'anziana di 83 anni nella provincia di Malatya, riporta sempre Anadolu.
Secondo la CNN Turk, inoltre, un ragazzo di 16 anni - Kamil Can - è stato tratto in salvo dopo 119 ore nella città turca di Kahramanmaras.
08:28
08:28
i morti sono oltre 24.000
Il bilancio dei terremoti che hanno devastato parti della Turchia e della Siria è salito ad almeno 24.218 morti: lo riporta Sky News. In Siria le vittime sono almeno 3.553, di cui almeno 2.166 nel nord-ovest controllato dai ribelli e almeno 1.387 nelle aree controllate dal governo.