Thailandia: esplosioni a catena e quattro morti

A una manciata di ore dalle due bombe che ieri hanno ucciso una donna, nuovo sangue in tre altre località balneari, da Hua Hin a Surat Thani, a Phuket
Red. Online
Red. Online,AtseAnsa
12.08.2016 06:45

BANGKOK - Thailandia nel mirino del terrorismo. Undici nuove bombe, secondo quanto reso noto dai media internazionali, sono esplose in tre località costiere in Thailandia questa mattina, provocando complessivamente una quarantina di persone (VD SUGGERITI). Lo riportano i media thailandesi, sottolineando l'evidente coordinamento tra gli attacchi e parlando di tre morti. Per ora nessuno ha rivendicato i sanguinosi attentati, anche se vi sono sospetti sui separatisti locali del sud che si sono rivoltati contro l'esercito thailandese nelle tre province del Paese. Gli attacchi seguono le due esplosioni che ieri sera hanno colpito la meta turistica di Hua Hin e che hanno provocato la morte di una donna e diversi altri feriti (vd suggeriti). Il DFAE segnala che non ci sono vittime di nazionalità elvetica.

Dunque, di nuovo a Hua Hin altri due ordigni vicino alla torre dell'orologio hanno causato un morto. Un'altra vittima thailandese si è registrata a Surat Thani, più a sud, dopo una cerimonia per il compleanno della regina thailandese Sirikit. E poi a Phuket, nella turistica zona di Patong, un ordigno minore è esploso causando un ferito, e altre bombe minori sono state identificate e disinnescate dalla polizia. Alla luce di questa serie di attacchi, va contata tra gli attentati anche l'esplosione di ieri pomeriggio in un mercato a Trang, nell'estremo sud, che ha causato un altro morto. Sia a Hua Hin sia a Phuket, le autorità hanno invitato i turisti a evitare le zone affollate.

Ancora da chiarire la matrice degli attacchi. Un movimento separatista islamico è presente da oltre un decennio nell'estremo sud ed è responsabile di una guerriglia costata oltre 6 mila morti ma finora ha sempre colpito nelle quattro province dove è attivo e non ha mai mostrato nessun legame con il terrorismo islamico globale o con l'Isis.

È possibile anche un movente politico, dopo l'approvazione della nuova Costituzione nel controverso referendum di domenica scorsa. Lo stesso premier Prayuth Chan-ocha ha indirettamente puntato il dito contro l'opposizione. Il fatto che oggi sia l'84esimo compleanno della regina, e che i militari ora al potere siano i più strenui difensori della monarchia, rafforza l'ipotesi di attacchi simbolici per lanciare messaggi. Nell'attesa di fare chiarezza, la Thailandia è oggi in stato di allerta.

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE SUGLI ATTACCHI

Questa mattina, via Twitter, la BBC (www.bbc.com) riassume gli attacchi delle ultime ore in dettaglio:

due esplosioni a Hua Hin con un morto; due esplosioni a Surat Thani con un morto; due esplosioni a Phuket dove il numero dei feriti è ancora incerto; un'esplosione a Trang con un morto; un attacco sventato dalle forze di polizia. 

Il MInistero degli affari esteri con sede a Roma ha confermato il ferimento di due italiani nelle esplosioni di ieri a Hau Hin in Thailandia, entrambi sono fuori pericolo: uno dimesso già ieri sera e uno sotto osservazione. Sul posto è già presente personale dell'Ambasciata d'Italia a Bangkok per fornire assistenza.

Nessuna vittima svizzera

La serie di esplosioni avvenute ieri e oggi in Thailandia non hanno provocato vittime svizzere, secondo il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), in contatto con le autorità locali. Gli attentati hanno fatto complessivamente quattro morti e una quarantina di feriti.

"Le forze di sicurezza thailandesi hanno segnalato a diverse riprese un rischio di attentati e di atti di sabotaggio. Il rischio esiste in tutto il Paese", ricorda il DFAE sulla sua pagina internet relativa ai consigli ai viaggiatori.

Tra i feriti tre tedeschi

Tra i feriti nelle esplosioni ci sono anche "tre tedeschi". Lo scrive l'agenzia Dpa citando una portavoce del ministero degli Esteri di Berlino senza fornire altri dettagli su identità e gravità delle lesioni.

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