Thuram a muso duro: «Dobbiamo lottare per impedire la vittoria dell'estrema destra»
Fresco di scudetto con l'Inter, Marcus Thuram è in Germania con un solo, grande obiettivo: vincere l'Europeo assieme alla Francia. Prima, però, l'attaccante ha lanciato un appello ai suoi concittadini. Quale? Lottare ogni giorno, volendo usare le sue parole, per impedire all'estrema destra o, meglio, a Rassemblement National di vincere le oramai imminenti elezioni legislative francesi.
Thuram ha preso la parola in occasione di una conferenza stampa, oggi, due giorni dopo che un suo compagno di squadra – Ousmane Dembelé – ha implorato i francesi a recarsi alle urne il 30 giugno e, poi, il 7 luglio in occasione del secondo turno. «Penso che la situazione sia triste» ha detto Thuram. «È molto grave. Ho saputo dello scioglimento dell'Assemblea Nazionale dopo l'amichevole di domenica contro il Canada. Eravamo tutti scioccati nello spogliatoio». E ancora: «È la triste realtà della nostra società oggi. Come ha detto Ousmane, dobbiamo dire a tutti di andare a votare. Dobbiamo tutti lottare, ogni giorno, affinché Rassemblement National non abbia successo».
Macron aveva sorpreso l'intera nazione, domenica scorsa, annunciando lo scioglimento dell'Assemblea Nazionale e, di conseguenza, nuove elezioni legislative dopo che Rassemblement National, partito anti-immigrazione e anti-europeista, aveva ottenuto uno storico successo alle elezioni per il Parlamento europeo.
Oggi, fra l'altro, si sono svolte proteste a Parigi e in tutta la Francia, nel timore che le elezioni producano il primo governo di estrema destra dal secondo Dopoguerra. Le due tornate elettorali francesi potrebbero far da cornice alle partite dei Bleus a livello di ottavi e quarti di finale. La Francia, calcisticamente parlando, è indicata come la favorita principale per la vittoria finale.
«Spero che tutti condividano la mia opinione in squadra» ha concluso Thuram. «Capisco che alcuni giocatori possano venire qui e dire semplicemente che la gente dovrebbe votare, ma non credo che sia sufficiente; bisogna anche spiegare come siamo arrivati fin qui e la gravità della situazione. Non ho dubbi, comunque, sul fatto che nello spogliatoio tutti la pensino come me».