A 233 all'ora con una bimba a bordo

GIORNICO - Non ha cercato alcuna giustificazione. Anche perché difficilmente avrebbe potuto. È stato condannato ieri l'altro con rito abbreviato a 18 mesi sospesi per il reato di infrazione grave alle norme della circolazione il 60.enne giurassiano che nel giugno 2016 era stato «beccato» sull'autostrada A2 a Giornico (in direzione sud) mentre sfrecciava a 233 chilometri orari. «Stavo andando in vacanza», disse agli agenti della Polizia cantonale che lo fermarono poco dopo. A bordo c'erano la moglie, la suocera e una bambina. A dire il vero la velocità rilevata in quel preciso punto era di 239 km/h, poi come prevede la legge sono stati dedotti 6 km/h.
Come spesso succede in queste fattispecie, l'avvocato difensore Carlo Borradori e il procuratore generale Andrea Pagani sono stati unanimi nel biasimare l'accaduto e nel trovare un accordo sulla pena. La presidente della Corte delle Assise correzionali Rosa Item non ha dunque dovuto far altro che confermarne l'entità. In una manciata di minuti, pertanto, il processo è stato archiviato. Il caso oltre due anni fa aveva fatto molto parlare alle nostre latitudini, in primo luogo perché nel veicolo c'era anche una minorenne.