Primo bilancio

A Bellinzona il carnevale è esploso, e adesso preoccupa un po’

Dopo la partenza in sordina giovedì, sabato sera i bagordi in città hanno attirato tra 5 e 8.000 persone, con i bar stracolmi - Il sindaco Mario Branda è contento del successo ma puntualizza: «In alcune vie del centro è stata riscontrata una concentrazione enorme di persone in uno spazio molto ristretto, valuteremo come muoverci per le ultime serate» - I timori sono legati sia alla sicurezza generale, benché non vi siano stati disordini particolari, sia al virus ancora presente - GUARDA LA GALLERY
La folla del sabato sera. ©Ti-Press/Massimo Piccoli
Red. Online
27.02.2022 19:18

Sembrava quasi di essere ad un normale Rabadan pre-pandemia, ieri a Bellinzona. Dopo la partenza in sordina di giovedì e la crescita registrata venerdì, sabato sera in città sono giunte migliaia di persone che hanno cantato e ballato fino a notte fonda per l’inedito carnevale proposto da una ventina di bar dopo il «liberi tutti» decretato da Berna. Grande dunque la voglia di tornare a divertirsi come un tempo. I locali aderenti, sulla base delle regole decise dal Municipio, si sono riempiti così come piazze e vie del centro: una folla che non si vedeva da due anni, e che ha fatto tirare un sospiro di sollievo (misto a stanchezza) agli esercenti che ci credevano molto: alla luce di quanto visto la scorsa notte, nella loro ottica il santo è infine valso la candela. A popolare la città varie fasce della popolazione. Molte le famiglie giunte nel pomeriggio che hanno poi lasciato la scena a festaioli di varie età, con anche fiumi di giovanissimi che sono tornati a mettersi la maschera dopo l’iniziale tiepida risposta.

Riflessioni in corso
«Soprattutto nella notte tra sabato e domenica è stato effettivamente registrato un grandissimo afflusso: evidentemente dopo un lungo periodo di chiusure la gente ha voglia di fare festa», afferma il sindaco Mario Branda spiegando che sono state stimate tra 5 e 8.000 persone. Eppure da un primo bilancio non vi sarebbero stati grossi problemi: al momento non risulterebbero ferimenti ma «solo» qualche lite, e nessun danneggiamento particolare. E il sindaco si dice contento per il successo degli esercizi pubblici. Ma c’è un ma. «La Polizia comunale - prosegue - ci ha segnalato una certa preoccupazione per la concentrazione veramente enorme di persone in spazi molto ristretti: questo in particolare tra piazza Indipendenza e via Teatro, e in via Codeborgo». Preoccupazione dunque per la sicurezza generale, nel caso in cui dovessero accadere disordini, ma pure per quel virus «che non è svanito d’incanto, come dimostrano le centinaia di casi che ancora si registrano». In alcuni momenti sembrava di essere al vecchio Rabadan. «Vero, ma evidentemente con una preparazione molto diversa in termini di sicurezza e di strutture, e ovviamente con meno controlli», sottolinea Mario Branda. Si pensi ad esempio alle grosse quantità di bottiglie in vetro portate in città, diverse poi ritrovate in frantumi sulle strade. Sono quindi molti gli aspetti che andranno rivalutati. Insieme alla PolCom e ai tecnici il Municipio valuterà ora come muoversi in vista soprattutto della serata conclusiva di martedì, anche se probabilmente i numeri di ieri non si ripeteranno.

A ricaricare le batterie
Intanto oggi, per il pomeriggio in cui sarebbe dovuto esserci il grande corteo, diverse persone in maschera sono tornate in centro, soprattutto piazza Collegiata, nonostante non vi fosse nessun evento legato al carnevale. Questo come ulteriore dimostrazione della voglia di far festa e di uscire dopo due anni quasi costantemente segnati dalle restrizioni di carattere sanitario. Da parte loro in giornata i bar, per la maggior parte, sono rimasti chiusi. Alcuni stanno ora riaprendo dopo aver ricaricato le batterie, altri ripartiranno solo domani. Il carnevale bellinzonese in versione inedita proseguirà appunto domani (lunedì) e martedì.

Anche Biasca... sale sul carro
Nel frattempo anche a Biasca, un’altra patria del carnevale, è stata scelta la formula inaugurata da Bellinzona: mercoledì 2 marzo in cinque locali del centro si potrà far festa fino alle 2, venerdì e sabato fino alle 3. L’evento è proposto dal gruppo Musicalbar ed è stato battezzato «Naregnalbar», dal nome del carnevale Naregna che nel borgo, come altrove, si era deciso di non preparare a causa dell’incertezza sanitaria ancora presente al momento di avviare la macchina organizzativa.

©Ti-Press/Massimo Piccoli
©Ti-Press/Massimo Piccoli