Verde pubblico

«A Breganzona manca una visione d’insieme»

Uno studio commissionato dall’associazione di quartiere pone in risalto come e perché valorizzare questi spazi sul territorio - Il presidente Rolf Endriss: «Con il Municipio vogliamo anche realizzare, non solo dialogare»
Uno scorcio su Piazza Architetto Carlo Frasca a Breganzona. © CdT/Gabriele Putzu
Marco Ortelli
17.11.2020 06:00

Uno studio sugli spazi verdi pubblici di Breganzona per vedere l’effetto che fa. Su chi? E perché uno studio? Per rispondere a queste due domande abbiamo contattato Rolf Endriss, presidente di Vivi Breganzona, l’associazione pro loco creata nel 2010 per coordinare i molteplici eventi di carattere educativo, sociale, culturale e sportivo che caratterizzano la vita della comunità e per svolgere nello stesso tempo il ruolo di interlocutore con le Autorità della città di Lugano.

Endriss ci spiega che l’idea di commissionare lo studio si è sviluppata nel corso degli anni, «in un dialogo continuo con i cittadini e le diverse associazioni attive nel quartiere. Abbiamo anche stilato regolarmente dei documenti e organizzato incontri con la Città». «Dialoghi sempre molto belli e cordiali, - prosegue Endriss - ma inconcludenti». Un impulso decisivo è poi giunto dal lockdown vissuto nei mesi scorsi. «Limitati nei movimenti, ci siamo mossi un po’ tutti all’interno del nostro territorio; abbiamo così constatato quanto gli spazi verdi siano poco valorizzati, e come manchi una visione d’insieme che armonizzi gli insediamenti e le zone di svago. In sintesi, ci siamo resi conto che manca un po’ tutto». Da qui l’iniziativa di Vivi Breganzona di commissionare lo studio alla comal.ch per disegnare un quadro «verde» del quartiere da sottoporre alla popolazione e al Municipio di Lugano.

Lo studio, (realizzato da Tiziano Bonoli e disponibile online sul sito di Vivi Breganzona), rileva che «l’aumento della popolazione e dei posti di lavoro nel Luganese ha innescato negli ultimi decenni un importante sviluppo edilizio». Da qui l’esigenza di sviluppare in modo «altrettanto importante gli spazi comuni che promuovono lo svago e il benessere della popolazione». Partendo da questa premessa, sono stati passati al setaccio gli spazi verdi pubblici del quartiere per scoprire quali possano essere migliorati, dove se ne possano creare di nuovi e con quale rete di collegamenti metterli in relazione tra loro. Indagini e sopralluoghi sul territorio hanno così individuato 23 aree che sono state valutate secondo tre criteri: protezione/sicurezza, comfort e vivibilità. È così emerso che 3 aree già soddisfano completamente i requisiti richiesti (Chiesa di Biogno, Parco giochi Formichina e via Crevuglio), 2 non li seguono per niente (Breganzona centro (nucleo) e Piazza Chiattone), mentre 18 aree sono risultate passibili di miglioramenti. Anche l’ampia superficie boschiva è stata oggetto di un’analisi che ha evidenziato come il Parco naturale Bosco al Perato possa essere meglio utilizzato. Una zona boschiva molto frequentata, si pensi al percorso vita e alla pista finlandese ubicate al Pradello, quasi a confermare l’esigenza da parte della popolazione di poter usufruire di spazi verdi di qualità, in ogni zona della città. In conclusione, l’autore dello studio formula un messaggio chiaro: «Il benessere psicofisico della popolazione passa anche dalla messa a disposizione da parte dell’Autorità di aree adeguatamente attrezzate. Raccomandiamo pertanto di procedere secondo quanto indicato, coinvolgendo da subito la comunità locale».

Con lo studio in mano, Vivi Breganzona si è quindi subito messa in moto per informare la comunità e l’opinione pubblica. Non solo. «Domani alle 18 - spiega Endriss - abbiamo organizzato un evento online con la presenza delle Autorità cittadine e aperto a tutti. Il nostro obiettivo – prosegue il nostro interlocutore - è migliorare il dialogo con il Municipio, vedere insieme quali misure immediate possano essere adottate per valorizzare gli spazi verdi e il nostro territorio. Non si può solo cementificare. Bisogna investire anche in spazi verdi», conclude. All’evento – che si terrà su Zoom (il link per partecipare si trova su vivibreganzona.ch/eventi/ o sulla pagina Facebook dell’associazione) – parteciperanno il sindaco Marco Borradori e i municipali Angelo Jelmini e Michele Bertini, il pianificatore Fabio Giacomazzi e l’autore dello studio Tiziano Bonoli di comal.ch. A moderare il dibattito, Rolf Endriss.