Luci rosse

A Chiasso scompare il Saidara e arriva il Luxury

Un nuovo locale erotico prende il posto del centro massaggi di via dei Pedroni - Il club è in attesa di ricevere l’autorizzazione, bloccata da un’opposizione, e utilizzare il piano superiore - In Ticino il settore è in fermento nonostante gli addetti ai lavori descrivano la crisi come senza precedenti
©CdT/Gabriele Putzu
John Robbiani
06.08.2020 06:00

Quello dei locali a luce rosse in Ticino - nonostante (ma forse proprio a causa di) una crisi che gli addetti ai lavori descrivono come senza precedenti - è un mondo in fermento. Un mondo che tra l’altro proprio quest’anno, con l’introduzione della nuova legge sulla prostituzione, ha dovuto affrontare cambiamenti importantissimi. Ci sono rumor di nuove aperture e di allargamenti, litigi tra concorrenti a suon di opposizioni e ricorsi e pure voci riguardanti l’interessamento al mercato ticinese da parte di grandi gruppi svizzerotedeschi. L’ultima tessera del puzzle, in ordine temporale, è rappresentata a Chiasso dall’apertura del Luxury Lounge, locale a luci rosse che da pochi giorni (dal 31 luglio) sostituisce il Saidara, il centro massaggi in via dei Pedroni 3 che per anni, nel «red light district» di Chiasso, ha rappresentato il più piccolo - e probabilmente meno conosciuto - locale erotico della cittadina di confine.

Ricorsi e concorrenza
Al momento solo un piano dello stabile può essere utilizzato per la prostituzione. Il locale dispone così di 3 camere al piano terra (oltre a un’area esterna), mentre il piano superiore viene utilizzato dalle ragazze quale alloggio. Il Luxury potrebbe però presto espandersi (con altre 4 camere) al piano superiore. A patto che la licenza edilizia - rilasciata dal Comune - cresca in giudicato. Già perché contro il progetto, ne avevamo già riferito in ottobre, si sono opposti i titolari del vicino Maxim (che a Chiasso è probabilmente il postribolo più grande).

La pianificazione del quartiere
Ma anche il Maxim, dal punto di vista pianificatorio, ha le sue gatte da pelare. Non molto tempo fa infatti il Consiglio comunale ha deciso di escludere il terreno su cui si trova dall’area in cui, a piano regolatore, è permesso l’esercizio della prostituzione. Questo, secondo il Legislativo, per tutelare via Odescalchi, dove negli ultimi anni sono stati compiuti investimenti milionari per risollevare il quartiere e salvarlo dall’incuria. Maxim e Comune sono dunque in lite e ora toccherà al Tribunale amministrativo cantonale occuparsi della questione.

Il progetto naufragato
Al posto del Saidara, lo ricordiamo, era inizialmente prevista la costruzione di un nuovo maxipostribolo da 6 piani. Proprio il gruppo che controlla il Maxim intendeva realizzare, su quel terreno, quello che - con bar, spa e una ventina di stanze - sarebbe probabilmente diventato il più grande locale a luci rosse del Ticino. Non venne però trovato un accordo con i proprietari dell’immobile e dunque non se ne fece più nulla.

L’Iceberg riaprirà tra poco
L’apertura del Luxury Lounge ha avuto «ripercussioni» temporanee anche sull’Iceberg di Pazzallo. È proprio il gerente dell’Iceberg ad occuparsi ora del locale di Chiasso e dunque quello di Lugano è stato costretto a chiudere per alcuni giorni in attesa di trovare un nuovo responsabile. «Questione di giorni», ci viene fatto sapere. L’Iceberg aveva riaperto in novembre dopo essere rimasto chiuso per anni. Dopo il fallimento causato dai vecchi proprietari (una voragine da 8 milioni) lo stabile era stato acquistato all’asta dal gruppo che gestisce anche il vicino Moulin Rouge e Casa Yasmine a Castione.