A Comano ci sono le basi per la nuova casa anziani

La strada da percorrere è ancora lunga ma la nuova casa per anziani intercomunale a Comano ha fatto un altro, importante, passo avanti. La scorsa settimana il Consiglio di Stato ha infatti approvato la variante di Piano regolatore, ossia la base pianificatoria decisa dal Municipio oltre due anni fa, per la nuova struttura. Per il Comune, un grosso ostacolo è alle spalle, anche se all’orizzonte non si possono escludere altri intoppi, sotto forma di ricorsi, ma il via libera del Governo fa ben sperare per la riuscita del progetto.
Impallinato e rivisto
A Comano il progetto della casa per anziani Cinque Foglie – che riunisce un consorzio formato da Comano, Cureglia, Porza, Savosa e Vezia – è sul tavolo da oltre un decennio, con un primo progetto che era stato “impallinato” dai ricorsi nel 2016. Il Municipio non si era arreso e nel marzo 2021 il Consiglio comunale aveva dato il via libera unanime alla nuova variante di Piano regolatore, che a differenza di quella precedente si concentra esclusivamente sulla struttura per anziani (tralasciando ecocentro e magazzino comunale) e ritorna a zona agricola diverse migliaia di metri quadrati di terreno . Anche questa variante era stata oggetto di ricorso – a inoltrarlo, l’ex consigliere comunale Renzo Conti e l’ex pianificatore Pierino Borella – rigettato in prima istanza dal Governo.
Pubblica utilità
Da noi raggiunto, il sindaco Alex Farinelli si è detto soddisfatto: «Non è una gara per dire “avevamo ragione” – premette –. Siamo contenti che dopo due anni di attesa la risposta al ricorso abbia confermato la bontà delle basi pianificatore che abbiamo gettato. Nei prossimi 15 anni la popolazione anziana aumenterà e strutture di questo tipo, non solo stazionarie ma anche in grado di offrire servizi come pasti a domicilio o degenze di breve durata, sono necessarie. Non è una speculazione edilizia ma un progetto di pubblica utilità». Ovviamente parliamo di una struttura che non passerà inosservata, con ben 70 posti letto. L’impatto visivo ci sarà. «Ovviamente, il progetto seguirà un iter a parte, che sarà gestito dal Consorzio e quindi dai Comuni partecipanti, non appena la variante di PR sarà cresciuta in giudicato, ma abbiamo già avviato uno studio di massima per capire l’inserimento del futuro edificio nella zona in questione (il prato di fronte alla RSI, ndr)», ribadisce il sindaco.
Le critiche
A detta dei ricorrenti, il terreno scelto era troppo vicino al camino di aerazione della galleria Vedeggio-Cassarate (con il Municipio che aveva replicato sostenendo che la qualità dell’aria è migliorata nonostante il camino) e che addirittura non sarebbe edificabile (L’Esecutivo aveva invece fatto leva su due studi pianificatori e due pareri giuridici). Se sia la volta buona per il Comune o se la battaglia ricorsuale proseguirà al Tribunale cantonale amministrativo è oggi troppo presto per dirlo. Da noi contattato, uno dei ricorrenti (Borella) ha affermato di non aver ancora preso visione della decisione governativa.