Tendenze

A Lugano il contante resiste, ma i LVGA si fanno spazio

I risultati di un sondaggio sulle modalità di pagamento più utilizzate a Lugano mostrano un aumento marcato degli strumenti digitali – La carta di credito primeggia, ma la scalata di Twint potrebbe invertire il trend – Quasi un terzo degli intervistati usa regolarmente la moneta virtuale per fare acquisti
© CdT/Gabriele Putzu
Valentina Coda
02.05.2024 06:00

Cosa riserva il futuro per il commercio cittadino? O meglio, quali sono le modalità di pagamento più utilizzate a Lugano? La quotidianità ci fornisce già una percezione, basta fare un giro per i negozi e gli esercizi pubblici della città: la parte del leone continua a farla la carta di credito, anche se il contante non molla. Ci sono però delle tendenze emergenti che stanno cambiando le abitudini di acquisto dei consumatori, e un recente sondaggio condotto da Lugano Living Lab su oltre 730 persone (l’80% sono luganesi, il 18% confederati e il 2% cittadini esteri) ha quantificato l’impatto delle nuove tecnologie sulle abitudini e i comportamenti di chi acquista. Degna di nota è la scalata dei LVGA points, che si stanno ritagliando uno spazio tutto sommato considerevole tra le modalità di pagamento preferite da chi acquista in città. A lungo andare, però, Twint potrebbe avere la meglio.

Di outsider e probabili sorpassi

Prima, il contesto. Dall’anno scorso Lugano Living Lab ha deciso di organizzare dei percorsi formativi (e informativi) dedicati a tutte le attività economiche che hanno aderito al circuito My Lugano con l’obiettivo di fornire agli imprenditori locali strumenti pratici per capire e affrontare le sfide e le opportunità di una società sempre più digitale. Martedì si è svolta la prima serata del nuovo percorso formativo «MyLugano Edu Lab» dal titolo «Il futuro del commercio in città», in cui si è parlato, appunto, degli scenari futuri, delle tendenze emergenti e dell’impatto delle nuove tecnologie sulle abitudini dei consumatori. In preparazione a questa serata, la Città ha condotto, tra febbraio e marzo, un sondaggio tra circa 740 persone (range di età tra i 35 e i 64 anni) al fine di fornire informazioni sui comportamenti di acquisto dei luganesi ai partner del circuito My Lugano (parliamo di 400 esercizi commerciali).

Dai risultati emerge un aumento marcato degli strumenti di pagamento digitali, con la carta di credito che spicca sugli altri al 66%. Segue Twint con il 45% e gli affezionati dei contanti con il 35%. Il metodo di pagamento con contactless, quindi direttamente dal cellulare, ha iniziato a prendere sempre più piede e si è guadagnato un 25%. Poi, l’outsider, la moneta digitale della città: il 21% di chi ha risposto al sondaggio dice di utilizzarla regolarmente tra le modalità principali di pagamento (tra gli under 35 sale persino al 30%). «Con i LVGA points non ci sono costi fissi e di transazione, neanche per il commerciante – sottolinea il responsabile del nuovo Servizio comunicazione e innovazione digitale della Città, Jan Trautmann –. Discorso diverso per Twint e altri sistemi di carta di credito: ai piccoli negozianti non conviene, a maggior ragione se l’importo è basso». Ai piedi della classifica troviamo infine i bitcoin, utilizzati dallo 0,7% dalle persone che hanno risposto al sondaggio.

Con i risultati di questo sondaggio, la Città ha una fotografia ben precisa delle preferenze di pagamento. E in futuro? «Tutte le forme di pagamento digitali sono in crescita e Twint è probabile che diventi il metodo di pagamento più utilizzato, ma come sempre assisteremo a una sorta di stratificazione dove non ci sarà una nuova tecnologia che spazzerà via le altre. Piuttosto, ci sarà sempre una fascia della popolazione affezionata al contante, così come per determinati settori o tipologia di acquirente», chiosa Trautmann.

Tra consumo fisico e digitale

Il sondaggio non si è concentrato solo sulle modalità di pagamento più utilizzate dai consumatori a Lugano. Altre domande vertevano su cosa spinge un acquirente al consumo, se predilige la qualità del prodotto oppure la marca e infine se la città è confrontata con consumatori che preferiscono il digitale o il contatto fisico. Per quasi un terzo conta soprattutto la qualità del prodotto (solo il 4,8% è fedele a un marchio specifico), mentre il 65% si reca una o due volte alla settimana in città per fare acquisti (il 72% nei giorni feriali). Il consumo, quindi, è prettamente fisico. La tendenza, inutile dirlo, si inverte leggendo le risposte degli over 35. Il 31% preferisce fare acquisti online perché più comodo e vantaggioso.

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