A Manno ogni giorno tre auto attraversano abusivamente il nucleo
Ogni giorno del 2022 tre veicoli hanno attraversato il nucleo di Manno senza averne diritto. E almeno una volta a settimana, un conducente ha imboccato via Vallone a Gravesano in contromano. E, anche se le cifre sembrano importanti, sono poca cosa rispetto al 2021. Infatti i transiti abusivi e illegali sono diminuiti di quasi due terzi a Gravesano (-61%) e si sono quasi dimezzati a Manno (-46%). Addirittura la statistica inganna, perché per Manno fa riferimento all’inizio delle misurazioni, nell’estate 2021. Se traslate su tutto l’anno, i transiti illegali nel nucleo sono passati da circa 4.500 nel 2021 a 1.106. Da dodici auto al giorno a tre.
C’è soddisfazione
Le cifre sono contenute nel rapporto d’attività 2022 della Polizia Malcantone Est, e il numero di transiti è noto perché sia Gravesano (a fine estate 2020) che Manno (estate 2021) si sono dotati di un sistema di telecamere e di segnaletica stradale per combattere il fenomeno del traffico d’attraversamento abusivo. Abbiamo raggiunto i due sindaci per un primo bilancio ed entrambi – ma la cosa non sorprende, alla luce dei dati – si sono detti molto soddisfatti della videosorveglianza.
Un piccolo mistero
A Gravesano, tutto sommato, le infrazioni sono state meno: 222 nel 2022, di cui un’ottantina per contromano. «Ma via Vallone è al servizio di una zona residenziale dove abitano diversi bambini – spiega il sindaco Maurizio Anghileri – e quindi velocità sostenute o contromano sono particolarmente pericolosi». La decisione di posare telecamere è stata presa innanzitutto contro il traffico d’attraversamento, e il numero di infrazioni per contromano ha sorpreso un po’ tutti e resta un piccolo mistero: «L’obiettivo era innanzitutto sgravare la via dal traffico superfluo. Sapevamo che c’era chi la imboccava al contrario, ma non avevamo idea che fossero così tanti». Talmente tanti che il Comune ha verificato che la segnaletica fosse posata correttamente (lo era). Né si può attribuire l’errore a una «svista» delle mappe digitali, che pure segnalano correttamente il senso unico sul tratto. «Molto probabilmente ci contravviene sono fornitori che banalmente non sanno del senso unico», conclude Anghileri. Non sanno, e non se ne accorgono. Anche queste infrazioni, però, sono «in drastico calo» dalla posa delle telecamere.
I «noss» furbetti
Anche il sindaco di Manno Giorgio Rossi parla di «forte diminuzione» del traffico abusivo d’attraversamento: «Ma c’è ancora chi, per evitare la colonna all’incrocio di Suglio, la rischia. Bisognerà valutare se inasprire ulteriormente le sanzioni, anche perché c’è poi chi non rispetta la velocità massima». Questo la telecamera posata nei pressi del nucleo non lo può stabilire con certezza, ma l’impressione c’è, anche perché quel tratto è designato come zona d’incontro e più di 20 chilometri all’ora non si potrebbe andare. «In ogni caso le sanzioni sono diminuite parecchie: diversi fra chi se ne approfittava hanno capito che non ne valeva la pena». L’obiettivo, come a Gravesano, non era in ogni caso fare cassetta (anche se virtualmente la videosorveglianza ha fruttato oltre centomila franchi nel 2022 a Manno), bensì migliorare la vita dei residenti. E fra i sanzionati in tanti l’hanno capita, ma non ancora tutti: «Oggi chi ci prova poi viene a raccontare che è dovuto passare di lì per motivi di forza maggiore o per commissioni fatte in zona. Ma dai filmati si vede che sono solo di passaggio. E i “furbetti” adesso sono soprattutto ticinesi. Gli italiani che vogliono provare a evitare la colonna passano piuttosto dall’Alto Malcantone».
Il trend delle zone 30
Nessuno dei due Comuni, dunque, tornerebbe indietro. Gravesano, anzi, sta attendendo il preavviso positivo cantonale per sbloccare un progetto che limiti a trenta chilometri orari la velocità su tutte le strade comunali (il Legislativo si era già espresso favorevolmente qualche anno fa). Un’iniziativa che stanno peraltro prendendo diversi Comuni (l’ultimo in ordine di tempo ad averla ottenuta è Morcote per tutte le sue strade comunali) e che è resa possibile dal Cantone, che ha di recente rivisto in maniera meno restrittiva le condizioni per l’introduzione di questi tratti a velocità limitata.