Valle di Blenio

«A Olivone avremo finalmente un polo per lo svago estivo»

Dopo il via libera al credito di 2,8 milioni votato dal Gran Consiglio si intensificano i preparativi dei lavori di restyling e ampliamento del Polisport previsti per la prossima primavera – Il cantiere durerà un anno
L’ultimo rendering disponibile mostra il progetto in uno stadio avanzato. © BLANCO-AD
Davide Rotondo
Davide Rotondo
29.07.2022 06:00

La luce verde è arrivata, ora però c’è da preparare l’inizio dei lavori. A favore degli interventi di ristrutturazione e ampliamento del Polisport di Olivone, il mese scorso il Gran Consiglio ha infatti votato sì al contributo a fondo perso di 2,8 milioni di franchi su un investimento complessivo di 6,7 milioni. «Speravamo che il voto sul credito quadro potesse arrivare a inizio anno, invece è slittato a giugno – ci spiega la sindaca di Blenio Claudia Boschetti Straub –. A parte questo però, il progetto procede bene, siamo a buon punto. Ora dobbiamo allestire tutte le gare d’appalto e prepararci al cantiere che presumibilmente inizierà ad attivarsinella primavera dell’anno prossimo, con i lavori che dureranno circa un anno».

Un ultimo sforzo

Come detto, si tratta di un investimento complessivo di 6,7 milioni finanziati in parte dal Cantone, ma anche dalla Confederazione che elargirà un prestito senza interessi di quasi 900.000 franchi che, unitamente ad altri sussidi e contributi pubblici e privati nonché alla possibilità di attingere al fondo aggregativo, determinano un onere a carico del Comune di poco superiore ai 2 milioni di franchi. «Ci mancano ancora tra i 200.000 e i 300.000 franchi. Stiamo preparando una campagna di raccolta fondi rivolta a privati e fondazioni. Non era una cosa a cui potevamo pensare prima perché senza il consenso cantonale è più difficile raccoglierli. Quando invece c’è la certezza di un credito pubblico forte è più facile ottenere adesioni. È come una catena, senza un anello si blocca tutto il resto», osserva Boschetti Straub. Infilato anche questo passaggio, ora l’Esecutivo bleniese sta lavorando da un lato per completare il piano finanziario e dall’altro per preparare tutta la documentazione per la procedura della messa in opera.

La psicina-laghetto

Il progetto, elaborato dallo studio d’architettura Blanco-AD di Acquarossa, in collaborazione con l’architetto paesaggista Francesca Kamber, poggia la sua concezione innanzitutto sul mantenimento dell’attuale struttura del centro e rimarrà sostanzialmente identico a quello più volte ampiamente descritto sulle pagine del CdT, anche se i comparti verranno tra loro ottimizzati negli spazi: ricordiamo che l’attuale infrastruttura sarà sottoposta ad un importante ristrutturazione, soprattutto dal profilo dell’efficienza energetica. A valle invece, sarà affiancata da un nuovo edificio che accoglierà la buvette/bar ed una zona di svago per bambini, «dal momento che è diventato comunale, anche il parco giochi verrà spostato a sud, quindi più vicino al bar». Il campeggio sarà in grado di accogliere turisti di vario tipo con 19 posti camper e 5 pods da affittare mentre illaghetto avrà acqua riciclata e riscaldata, pulita come quella di una piscina. «Sarà un concetto ibrido e penso che sia una cosa nuova a livello ticinese».

Governance professionale

Per quanto riguarda la gestione invece, è stato chiesto un credito di 100.000 franchi per effettuare uno studio al fine di creare una governance, ovvero una minisocietà di gestione che si occupi non solo del Polisport ma di tutto il comparto. «Questo potrebbe risolverebbe il problema della gestione anche in altri comparti del Comune come per esempio gli impianti sciistici di Campo Blenio», spiega la sindaca. «Ci siamo resi conto che abbiamo delle gestioni di alcune strutture parapubbliche che non sono più conformi alle esigenze per quanto riguarda il marketing, la gestione del personale, ecc. Come Comune vogliamo creare un ente che possa professionalizzare questo aspetto, creando anche delle sinergie». Si inizierà dunque proprio con Campo Blenio, che sta creando un progetto di destagionalizzazione, e con il Polisport. «Tra inverno e estate si potrà avere un bello scambio, anche di personale. Lo studio si concentrerà proprio su questo, con l’aiuto di professionisti del settore turistico, una fiduciaria e un architetto. Diciamo che durante ilavori del cantiere ci sarà il tempo per portare a termine lo studio. L’idea del Comune è di dare in gestione a questo ente tutto il comparto».

Previsioni positive

Nel business plan, preparato dalla CSCA consulenze di Acquarossa, è stata stimata una presunta utenza annuale, i relativi ricavi e i costi necessari per la gestione delle attività al Polisport. Campeggio incluso, la crescita stimata delle utenze è importante nei primi 4 anni dall’apertura della nuova struttura (da 39.000 a 57.000), evoluzione che in seguito si stabilizzerà intorno ai 60.000 visitatori.

Le valutazioni hanno permesso di ipotizzare che l’intera attività necessiterà di tre anni per arrivare al pareggio economico e che dal quarto anno, con una cifra d’affari di circa 720.000 franchi stimati, sarà possibile la copertura integrale di tutti i costi. «Si tratta di un’opera attesa da residenti e visitatori di ogni età che hanno l’esigenza di avere un vero polo di riferimento per attività di svago estivo che oggi mancano», conclude la sindaca Claudia Boschetti Straub.