A tutto (bio)gas

L'impianto biogas è (quasi) realtà. Via libera del Consiglio comunale di Bellinzona, riunito stasera in seduta straordinaria, alla struttura da 27 milioni di franchi che smaltirà annualmente 20.000 tonnellate di rifiuti organici e consentirà di risparmiare oltre un milione di litri di olio combustibile. I sì sono stati 49 a fronte di 3 astensioni.
Una manna dal cielo in un momento storico, come quello attuale, in cui la penuria energetica preoccupa cittadini ed autorità. Il socialista Claudio Buletti, relatore del rapporto della Commissione del Piano regolatore, ambiente ed energia, ha evidenziato i vantaggi del centro prospettato dall’Azienda multiservizi di Bellinzona (AMB, presente in sala tra l'altro il direttore Mauro Suà) e dalla Società elettrica Sopracenerina. La Turrita avrà modo di profilarsi attraverso una politica proattiva improntata sulla valorizzazione degli scarti biogeni e sul recupero energetico, senza tralasciare il partenariato fra le due aziende che apre scenari interessanti nell’ottica di una collaborazione fra la capitale e Locarno.
Fra riserve e dubbi
Dal canto suo Luca Madonna (Lega-UDC) ha sottolineato che «l’idea ed il progetto sono buoni, ma la mia riserva è data in merito a quella che sarà la raccolta del materiale destinato all’impianto. Non vorrei che possa andare a pesare sulle tasche dei cittadini in futuro». Claudio Cattori (il Centro) ha subito precisato che non ci sono dubbi sulla sostenibilità del progetto, tuttavia dovranno essere chiariti dei punti nel dettaglio per quanto concerne in primis gli scarti (il terriccio, per intenderci). Lorenza Giorla, a nome del gruppo Verdi-FA-MPS, ha invece rilevato che sarà fondamentale non gravare ulteriormente sui cittadini per quanto riguarda la tassa rifiuti: «Al posto della società anonima, a nostro avviso, sarebbe stato meglio puntare sul consorzio per la gestione dell'impianto».
«Raccolta da razionalizzare»
La contraddizione fra contenuto del progetto e forma giuridica che assumerà è stata al centro anche dell'intervento di Giuseppe Sergi (Verdi-FA-MPS): «L'AMB non può stabilire le tariffe come vuole, ma sottoporle al Municipio. Per quanto riguarda le SA il discorso è ancora più complicato. In questo preciso momento storico sono aspetti che vanno assolutamente considerati. Per questo ci asterremo». Il municipale Mauro Minotti, infine, ha tranquillizzato il collega di partito Madonna sui costi: «Dovremo razionalizzare al massimo la raccolta e trovare sinergie fra AMB e Comune per contenere le spese».