Elezioni comunali

A volte ritornano: è il caso del PPD a Gravesano

Dopo l’esclusione di quattro anni fa e l’exploit della Lega, gli azzurri corrono per il Municipio - A Bioggio sinistra ed ecologisti sono uniti, mentre ad Agno e Manno nessuna sorpresa
Tra Vedeggio e Malcantone, da Gravesano a Manno, Agno e Bioggio. © CDT/ARCHIVIO
Chiara Nacaroglu
21.02.2020 06:00

Continua il nostro giro per i Comuni del Luganese alla scoperta dei candidati in corsa per una poltrona in Municipio alle elezioni comunali del 5 aprile. Oggi viaggiamo tra Malcantone e Vedeggio, da Agno a Gravesano passando per Bioggio e Manno.

Partiamo da Gravesano, dove il PPD fa il suo ritorno con una lista per il Municipio. Nel 2016 a contendersi le poltrone dell’Esecutivo erano solo due liste, quella del PLR (44% dei voti di scheda) e quella della Lega dei Ticinesi (32%): l’unico esponente popolare democratico, Ivan Petrocchi, aveva comunicato di lasciare l’Esecutivo e il partito non era riuscito a presentare una lista per il Municipio ma solo per il Consiglio comunale (eletto Alberto Albertolli). Al contrario erano entrati due candidati di Lega-UDC che, quattro anni prima, non aveva una lista. Ora il PPD schiera proprio Alberto Albertolli, insieme a Davide Ferretti, nella corsa per una poltrona nell’Esecutivo. Che gli azzurri sognino quel municipale che avevano prima del 2016? Dal 2004 e per tre legislature, infatti, il Municipio del Comune era composto da quattro liberali radicali e un azzurro. Ma veniamo alle altre due liste. Per i liberali radicali corrono gli uscenti Maurizio Anghileri (sindaco), Tiziana Meregalli (vice) e Sergio Romaneschi, insieme a Carlo Butti e Tiziano Cremona; per Lega-UDC gli uscenti Giovanni Crivelli e Juri Rotta, insieme a Raffaele Talleri.

La novità si chiama Sei

Nessuna sorpresa a Bioggio, dove il Municipio si ripresenta in corpore. Una novità però c’è e si chiama Sei (Sinistra, ecologisti e indipendenti), è un’estensione dell’attuale Unità di sinistra e indipendenti (Usi, 9% dei voti di scheda nel 2016) e rappresenta l’intesa tra esponenti di sinistra ed ecologisti. Corre sia per il Municipio, con Piercarlo Bocchi, che per il Consiglio comunale. L’onda verde non sembra però preoccupare il sindaco, Eolo Alberti, che spera a una rielezione del Municipio in corpore perché «squadra che vince non si cambia». «Scherzi a parte – dice – a meno che non ci siano perdite di consensi da parte dei partiti attualmente rappresentati dovrebbe andare tutto liscio. Sulle questioni ecologiste abbiamo lavorato molto nel corso della legislatura che si sta concludendo». E sulla possibilità di elezioni tacite, circolata nelle ultime settimane, il sindaco spiega che «se ci fossero state non sarei stato contrario». Tornando alle liste, Lega-UDC-Libertà e trasparenza (29%) schiera gli uscenti Alberti, Fulvio Trentini e Anna Zali, insieme a Elisa Ferrari, Maruska Gianinazzi, Claudio Pagnamenta e Steve Ricci. Per il PLR (19%) si ricandidano il vicesindaco Daniele Bianchi e il municipale Nicola Zappa, insieme a Francesco Gandolla, Naima Halloul Poretti, Sandro Kilchmann, Pietro Laurenti e Lorenzo Perucconi. Infine, per il PPD+GG (17%) troviamo gli uscenti Patrick Bizzozzero e Marco Lusa con Stefano Olgiati.

Dopo il terremoto, il sereno?

A Manno dopo il terremoto di quattro anni fa, quando non solo il sindaco Fabio Giacomazzi (PPD) aveva perso la carica ma non era riuscito neppure a rimanere in Municipio e la poltrona di sindaco se l’era aggiudicata Giorgio Rossi (indipendente del gruppo PPD e indipendenti), quest’elezione dovrebbe essere più tranquilla. «Speriamo, - dice Rossi - il Municipio (che si ricandida in toto, ndr.) vorrebbe portare a termine i progetti iniziati lo scorso quadriennio, ma la certezza non c’è mai». Per la lista di maggioranza PPD e indipendenti (33% voti di scheda quattro anni fa) corrono Rossi e il municipale Giancarlo Bernasconi, insieme a Danja Santini, Bruno Sturzenegger e Sevim Topcu. Per il PLR (18%) si ripresenta Monica Maestri Crivelli con Fabio Compagno e Fabio Sirchia, mentre per la lista civica Amomanno (17%) l’uscente Roberto Ferroni, con Morena Carelle, Chiara Ferroni, Nicola Godenzi e Mauro Regazzoni. Infine, Manno rosso-verde (12%) schiera nuovamente il municipale Marco Schertenleib, con Lara Robbiani Tognina, Lorenzo Patocchi, Marco Molteni e Ada Tognina.

Ancora duello per il sindacato?

Anche ad Agno il Municipio si ripresenta in corpore, partendo dal sindaco PLR (25% dei voti di scheda nel 2016) Thierry Morotti. Quattro anni fa si era arrivati ad un soffio dal ballottaggio tra Morotti, che aveva ottenuto 911 voti personali, e Andrea Bernasconi (Lega-UDC) con 743 voti. Alla fine, i due avevano trovato un accordo: il primo sindaco e il secondo vice. Una decisione, avevano dichiarato gli interessati, presa «per il bene del paese e per evitare di cominciare con il piede sbagliato». Morotti era quindi andato ad occupare la poltrona lasciata libera dopo oltre 15 anni dal collega di partito Mauro Frischknecht. Il 2016 era stato anche l’anno del +4% della Lega rispetto alle comunali del 2012 e il 5 aprile la sfida sarà ancora tra Morotti e Bernasconi. Con il sindaco si ricandida Patrizia Cavagna e corrono Nicholas Butti, Tania Gaberell e Georgia Guggiari. Nella lista Lega-UDC (26%) ci sono Bernasconi (Lega) e il municipale Giancarlo Seitz (Lega), insieme a Erika Scarpitta Bonù (UDC), Kevin Pagnoncini (UDC) e Nash Friedrich Pettinaroli (Lega). Vorrebbero un’altra legislatura anche i municipali di PPD+GG (18%) Enrico Merlini e Pierlugi Negri, in lista con tre candidati di Generazione Giovani: Sacha Cattelan, Luca Imhof e Stefano Rappi. L’unico municipale dell’area rossoverde, l’indipendente Sergio Baroni, si ripresenta nella lista PS, Verdi e Indipendenti, che ha ottenuto il 10,5% dei voti di scheda quattro anni or sono. Con lui Andreas Averboni (I Verdi) e Walter Bossalini (PS).