Accoglienza turistica: il fermento di un piccolo paese di valle

Non siamo certamente ai livelli di San Bernardino, dove una società capeggiata dall’imprenditore Stefano Artioli sta per rilanciare quasi tutti gli hotel del paese. Ma anche Olivone, dall’altra parte della montagna, nel suo piccolo sta assistendo ad un certo fermento nell’ambito dell’accoglienza turistica. Dopo che negli scorsi anni sono stati aperti tre bed & breakfast, di recente un albergo è stato ristrutturato e riaperto dopo anni (l’ex Arcobaleno diventato Relais del Lucomagno), un altro è in fase di ristrutturazione dopo essere stato rilevato da un imprenditore confederato (il San Martino), e un terzo sembrerebbe avviato alla vendita con l’obiettivo di dargli una nuova vita (il Posta). Una dinamica ben precisa che fa felice la sindaca di Blenio Claudia Boschetti Straub la quale, da noi contattata per un commento, afferma: «Effettivamente tira un buon vento». Le strutture sono parecchio datate e quindi necessitano di interventi importanti, aggiunge: proprio per questo stentavano a decollare. Oggi la tendenza sembra essersi invertita, con numerose persone pronte ad investire. Olivone suscita quindi un certo interesse da parte dell’iniziativa privata. «Del resto il Comune sta gettando le basi proprio per stimolare gli investimenti», dice ancora.
Servizi e infrastrutture
In questo senso, l’esempio principale è il progetto della ristrutturazione del Centro Polisport: un investimento di 6,7 milioni di franchi di cui 2,8 già garantito dal credito votato dal Gran Consiglio. Il progetto prevede interventi sull’attuale struttura che sarà affiancata da un nuovo edificio con buvette, un’area di svago per i bambini, un campeggio con posteggi per camper e una piscina riscaldata. I lavori dovrebbero partire nel corso del 2023 e dureranno circa un anno e mezzo. Dopodiché verrà aperta questa nuova offerta che a mente del Comune potrà stimolare l’arrivo di turisti. Gli ospiti potranno alloggiare nelle strutture ricettive di cui abbiamo detto, e poi svagarsi al Polisport, oltre che nell’intera regione approfittando delle proposte legate ad escursionismo e bici.

Il Polisport sarà inoltre evidentemente a disposizione anche della popolazione locale e dei proprietari di residenze secondarie. Essendo che la valle non è dotata di pozzi in cui fare il bagno come in Vallemaggia o Verzasca, sottolinea Claudia Boschetti Straub, si colmerà una mancanza. Più in generale, la sindaca di Blenio spiega che il Comune sta effettivamente realizzando tutto il «contorno», tra cui servizi e infrastrutture attrattive come appunto il Polisport, che possano stimolare i commerci e altre attività private. E sembra proprio che qualcosa si stia muovendo in tal senso: anzi, si è già mosso e potrebbe farlo ancora.
Numerose novità
Vediamole con «nome e cognome», quindi, queste nuove (o future) offerte in ambito ricettivo. L’Albergo San Martino, da anni in disuso, è stato acquistato da un imprenditore confederato dopo che la struttura era stata messa in vendita dal precedente proprietario, un ticinese. A lavori conclusi si presenterà come Apart-Hotel con ristorante al pianterreno. È invece già stato recuperato e riaperto l’ex Albergo Arcobaleno, ribattezzato Relais del Lucomagno. Per il Posta, storico albergo-ristorante di Olivone, sono in corso delle trattative. Intanto rimane aperto come pensione il Centrale. Last but not least, negli scorsi anni sono stati lanciati tre bed & breakfast: il Cuore Alpino, il Relais del Sosto e la Casa del Lucomagno.
