Acqua, se capirci un tubo non è una possibilità

Bene primario per eccellenza, è una risorsa tanto preziosa quanto pericolosa, in caso ad esempio di maltempo. La sua gestione da parte delle amministrazioni comunali è quindi un compito delicato, strategico e centrale (non per niente il corso vi è anche il progetto per un acquedotto regionale), anche se spesso e volentieri può passare inosservato. Poteva fare questa fine anche l’annuncio pubblicato da ieri all’albo comunale di Stabio. Un annuncio che però abbiamo volutamente approfondito proprio nell’intento di mostrare come dietro un gesto quotidiano come quello di aprire il rubinetto ci sia un lavoro costante.
All’albo, fino al 1. aprile, c’è la variante di Piano regolatore (PR) finalizzata alla realizzazione di una nuova stazione di pompaggio delle AMS (l’Azienda Comunale di Stabio) in località Ronco di San Pietro. L’obiettivo della nuova struttura è l’approvvigionamento idrico ottimale della località San Pietro (in particolare della zona alta a confine con la dogana) e la procedura è necessaria per poter edificare in quell’area la stazione di pompaggio, si spiega nel corposo incarto. L’opera è strettamente legata ad altre opere, o meglio: diventa necessaria a causa di altri ammodernamenti in corso alla rete idrica (previsti dal Piano cantonale d’approvvigionamento idrico del Mendrisiotto, PCAI). «L’acquedotto comunale di Stabio serve il quartiere di San Pietro attraverso il serbatoio Monte Asturo. Il PCAI del Mendrisiotto nell’ambito degli ammodernamenti della rete idrica prevede la dismissione del sopracitato serbatoio Monte Asturo insieme a quello esistente di Bellacima, essi saranno sostituiti da uno nuovo che sarà ubicato in posizione altimetrica intermedia tra i due (gli aspetti pianificatori relativi all’evoluzione dei serbatoi sono già stati trattati nell’ambito di una specifica procedura di variante di PR). Il nuovo serbatoio dovrà necessariamente essere supportato da una stazione di pompaggio. Tale stazione di pompaggio, oggetto della variante di PR, servirà ad aumentare la pressione della condotta per servire le utenze in zona Ronco di San Pietro di Stabio», si illustra nel Rapporto di pianificazione.
Tradotto in termini più semplici, la sostituzione dei due serbatoi attuali con un solo serbatoio (che è in fase di realizzazione) sarà accompagnata dalla realizzazione della nuova stazione di pompaggio che garantirà la pressione adeguata dell’acqua (il termine preciso indicato nella relazione tecnica è elevatore di pressione). Il suo scopo è aumentare la pressione nella condotta a servizio delle utenze (così come di alcuni idranti). L’investimento stimato per realizzare il progetto è di 196.000 franchi. L’intenzione è di realizzare l’opera i prima possibile.
Dove e perché
Scartata una prima opzione (a ridosso del lavatoio lavatoio all’incrocio tra via Dogana e via Ronchi, a causa della vicinanza con un riale), l’ubicazione in via Dogana è stata scelta per più ragioni. Tra queste il fatto che il mappale 1487 RFD è di proprietà comunale, che è possibile interrare il manufatto e che non saranno invasi spazi dedicati all’acqua. Anche la salvaguardia del bosco è garantita. Il nuovo vincolo di interesse pubblico oggetto della variante, si spiega in ogni caso, implica di fatto una puntuale riduzione della zona di protezione naturalistica, non vi sarà però nessun aggravio delle condizioni ambientali.