Al Locarno Film Festival la sanità è... Viva
Buona... la seconda. Dopo il successo dello scorso anno, Swiss Medical Network ha riproposto il Simposio sulla sanità sostenibile, che si è svolto questo sabato al Palacinema di Locarno.
Una commistione, quella tra il mondo della medicina e quello artistico, molto più vicino di quello che può sembrare, come sottolineato dal Presidente del Locarno Film Festival Marco Solari: «L'evoluzione del Pardo in questi anni la si può apprezzare soprattutto dalla presenza di questi eventi, che ci stanno affermando come una Davos culturale. In fondo sia il mondo della sanità che quello del cinema richiedono studio, ricerca e competenza».
Oltre duecento i partecipanti all'evento, che ha affrontato a 360 gradi le grandi sfide della sanità nei prossimi anni con diversi relatori. In particolare, molto significativa è stata la tavola rotonda moderata da Christine Maier, con il dottor Christian Garzoni, la presidente del Gran Consiglio Nadia Ghisolfi, il Direttore medico di Réseau de l’Arc Alain Kenfak e il CEO di Visana Angelo Eggli. Quest'ultimo ha presentato Viva, un progetto in collaborazione con il Giura Bernese dove i pazienti vengono affidati a dei case manager per coordinare il loro stato di salute, promuovendo la prevenzione. Un progetto che potrebbe essere replicato, o preso d'ispirazione, anche in Ticino, come affermato da Ghisolfi.
Tanto spazio anche al tema della ricerca in Svizzera, con gli interventi di Jacques Bernier, Chief Scientific Officer presso lo Swiss Medical Network, Anna Gräbner, CEO di Genolier Innovation Hub, Martin Vetterli, Presidente dell'École Polytechnique Fédérale de Lausanne, Pierre-Alain Clavien, professore di chirurgia e trapianti all'Università di Zurigo, Privatklinik Bethanien, ex direttore del Dipartimento di chirurgia e trapianti dell'Universitätsspital di Zurigo, Damien Charles Weber dell'Centro di terapia con protoni Paul Scherrer Institut e la rettrice dell'Università della Svizzera Italiana Luisa Lambertini.
«Troviamo che il Locarno Film Festival sia la cornice ideale per questo genere di eventi e la risposta dei partecipanti sia indicativa in questo senso - commenta soddisfatto Dino Cauzza, CEO di Swiss Medical Network -. La cosa che ci rende più orgogliosi è constatare come i relatori abbiamo mostrato la volontà di confrontarsi con concretezza e senza pregiudizi su alcuni dei temi che interessano, e talvolta preoccupano, maggiormente la popolazione sul tema della sanità».