Besso

Al posto del grotto «ballerino» sorgerà un negozio di alimentari

Il Roncaccio è stato fra le anime del quartiere fra gli anni Venti e Ottanta del secolo scorso, e ancora oggi c’è chi lo ricorda – Nel futuro un Migros Voi – «C’era sempre un grande andirivieni di politici: i partiti lo sceglievano per le loro feste»
© CdT/Chiara Zocchetti
Martina Cucinotta
30.01.2023 06:00

Negli anni Ottanta, dopo un lungo periodo di attività, lo storico Grotto Roncaccio, nell’omonima via a Besso, chiudeva definitivamente i battenti. E ancora oggi, oltre quarant’anni dopo, c’è chi lo ricorda con nostalgia. Oggi l’edificio che lo ospitava, ormai fatiscente e abbandonato, sta per essere demolito. Ma al suo posto ne sorgerà uno nuovo che intende mantenere quantomeno lo spirito di servizio alla comunità dell’antico ritrovo: un negozio di alimentari.

Una vicenda di famiglia

Se non si giungesse dalla strada secondaria di via Roncaccio sarebbe difficile capire che il vecchio stabile di via Sorengo ha ospitato, un tempo, un grotto di storica importanza per la comunità di Besso. Di fronte alla facciata di via Sorengo, infatti, si intravedono solo la vecchia insegna e i locali del Garage Sorengo, l’attività che si insediò nell’edificio alla chiusura del ritrovo.

Il Grotto Roncaccio - ci spiega Mariangela Fink - aprì ai clienti intorno agli anni Venti, per volontà delle sorelle Rachele e Mariquita Fink Lurati. L’attività venne poi tramandata di generazione in generazione (vi fu attivo anche Ernesto Fink, giocatore del FC Lugano e della nazionale svizzera a cavallo degli anni Trenta), finché la famiglia decise di affittarlo a dei nuovi gerenti che lo tennero fino al 1980, anno in cui venne convertito nella carrozzeria già citata, rimasta in attività fino al 2018. Ma non cedette mai l’edificio, che ora sarà demolito.

Per ricordarne la storia, ci siamo fatti condurre dalla signora Fink di fronte alla vecchia facciata dell’ex grotto, dove, con non poca difficoltà, si possono ancora leggere le vecchie scritte sbiadite dell’insegna. Questa parte dell’edificio si apre su uno spiazzo esteso lateralmente, un tempo luogo del campo da bocce e dei tavoli del locale. Sull’altro lato di via Roncaccio, dove oggi si trovano degli edifici residenziali, «una volta c’era un piccolo bosco con alberi di castagno», ricorda Fink.

Ritrovo per le feste di partito

Il Grotto Roncaccio - ricorda la donna, che ne ha vissuto le vicende per molti anni - è stato un importante punto di riferimento anche per numerose personalità di spicco. «All’interno si tenevano tante feste di partito. Un sabato si riunivano i liberali, la settimana dopo l’ex partito conservatore, e il sabato dopo ancora quello socialista. C’era sempre un gran andirivieni di politici».

Nel Grotto spesso bazzicavano anche degli artisti, come ad esempio il pittore Giuseppe Foglia
Mariangela Fink

Tra artisti, studenti e musicisti

Il grotto era solito ospitare anche feste studentesche e serate danzanti, come viene ricordato in un post su Facebook dedicato all’antico ritrovo. In particolare, gli utenti rammentano il «trio Boffi», i tre musicisti di fisarmonica che erano soliti suonare al Roncaccio. «Nel Grotto spesso bazzicavano anche degli artisti, come ad esempio il pittore Giuseppe Foglia - continua la signora Fink. - Ai piani superiori dello stabile si trovavano degli appartamenti di proprietà del locale dove risiedevano cittadini e clienti. Prima che il grotto fosse affittato dai nuovi gerenti, anche il terreno di fronte al locale era di proprietà della famiglia di mio marito. Adesso c’è un edificio residenziale, ma una volta lì c’era il nostro recinto dei maiali».

La nuova vita dell’edificio

Oltre che una storia di altri tempi, quella dell’ex grotto è un vicenda carica di valore affettivo, non solo per gli ex proprietari, ma anche per i cittadini di Besso che «si sono sempre interessati alle sorti dell’edificio. Negli ultimi tempi ci è stato chiesto spesso se avessimo deciso di venderlo o di ricostruirlo», afferma Fink. Adesso, a quarant’anni dalla chiusura definitiva, i suoi figli e i suoi nipoti - i quali hanno ereditato l’edificio - hanno deciso di tornare a insediarvi un’attività commerciale. Secondo il progetto, di competenza dello studio d’architettura Ferrari, lo stabile sarà infatti demolito e riconvertito in un edificio a composizione mista: i piani superiori affacciati su via Roncaccio, dove si trovavano le residenze del grotto, torneranno ad ospitare degli appartamenti, mentre il locale su via Sorengo - dopo il grotto e il garage - accoglierà un punto vendita Migros Voi. In questo modo si permetterà di servire la comunità di Besso, ovviando alla mancanza di un alimentari nella zona. Il progetto è già stato approvato dal Comune e i lavori avranno inizio questa estate.

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