Ticino

Allevatori e contadini manifestano contro il lupo

I manifestanti hanno quindi consegnato una lettera indirizzata al Consiglio di Stato per chiedere un sostegno, un’azione decisa e concreta in loro favore
© CdT/Putzu
Giona Carcano
31.08.2022 11:51

Altra manifestazione dei contadini e degli allevatori ticinesi questa mattina a Bellinzona. Sì, il lupo è sempre un problema e la situazione - a detta dei presenti - è grave. Tante, troppe le predazioni avvenute e gli ultimi mesi. I manifestanti hanno quindi consegnato una lettera indirizzata al Consiglio di Stato per chiedere un sostegno, un’azione decisa e concreta in loro favore. «Serve un intervento urgente».

Perché, appunto, molti contadini non ce la fanno più. «Le predazioni hanno raggiunto un livello mai visto prima», spiegano i membri delle associazioni presenti. Sempre questa mattina, alcuni rappresentanti hanno incontrato la deputazione ticinese a Berna. L’obiettivo è quello di sensibilizzare la politica federale in vista della prossima sessione delle Camere. È stato chiesto un allentamento dei criteri di abbattimento e la possibilità di attuare misure dissuasive nei confronti del grande predatore, come tiri dissuasivi.

Omar Pedrini, presidente dell’Associazione contadini ticinesi: «Con questa lettera vogliamo ottenere finalmente una risposta a tutte le richieste ancora inevase. Il Consiglio di Stato deve farsi forte nei confronti di Berna. Molti allevatori ticinesi sono al giro di boa, e a dipendenza delle decisioni che verranno prese dalla politica potrebbero anche scegliere di smettere l’attività».

Anche il segretario UCT Sem Genini si unisce alla preoccupazioni di Pedrini: «Abbiamo da poco raggiunto le 200 predazioni in Ticino. Sabato, per la prima volta, è stato ucciso un bovino. Quindi per noi era importante, in vista soprattutto delle discussioni parlamentari a Berna, rendere nota la situazione in cui versa il settore, perché i dati ufficiali delle predazioni in Ticino sono fermi ad alcuni mesi fa. Ma la realtà è diversa».