Berna

Alluvione in Vallemaggia, arriva l’ora delle domande

Prosegue il pressing del Consiglio di Stato e della Deputazione ticinese - Lunedì il Consiglio federale dovrà rispondere in Parlamento a una lunga serie di interrogativi che vertono sul sostegno finanziario alle regioni disastrate
©Gabriele Putzu
Francesco Pellegrinelli
05.12.2024 06:00

C’è attesa da parte del Consiglio di Stato e della Deputazione ticinese: lunedì prossimo, il Consiglio federale, durante l’ora delle domande, dovrà infatti rispondere alla lunga serie di quesiti inoltrati dalla Deputazione, in collaborazione con il Governo, sui danni causati dalle alluvioni in Vallemaggia. La lista delle domande, che essenzialmente vertono sul sostegno finanziario della Confederazione alla ricostruzione della Vallemaggia, giunge dopo la risposta deludente dalla presidente della Confederazione, Viola Amherd, alla lettera spedita in ottobre dalle tre Deputazioni (Ticino, Grigioni e Vallese) per chiedere a Berna «tutto il sostegno possibile». Risposta in cui, come ricordato recentemente dal presidente Christian Vitta, Berna si è limitata a garantire gli aiuti ordinari, previsti per legge, ma non quelli di natura straordinaria. Delegazione e Governo, in quell’occasione, non avevano nascosto la propria amarezza, dichiarando che il pressing politico su Berna sarebbe proseguito. Seguì una lettera rivolta direttamente ai consiglieri federali Albert Rösti e Guy Parmelin - «per manifestare le nostre preoccupazioni» - e, appunto, la lista di domande a cui il Consiglio federale risponderà lunedì.

Danni e aiuti previsti

Il quesito iniziale affronta il tema adottando una prospettiva complessiva. «Il Consiglio federale - si legge - ha stanziato 56,5 milioni di franchi ai Cantoni Ticino, Vallese, Grigioni, Berna e Vaud per far fronte ai danni degli eventi alluvionali della scorsa estate. L’ammontare definitivo dei danni deve ancora essere determinato ma le stime aggiornate indicano nel frattempo cifre di oltre 250 milioni». Vista l’eccezionalità dell’evento e l’entità dei danni, la deputazione chiede quindi al Consiglio federale «se non ritiene di dover prevedere ulteriori strumenti per aiutare le zone duramente colpite dalle catastrofi?». Anche perché la situazione in Vallemaggia è «catastrofica».

Coesione a rischio?

Dopo l’emergenza, i lavori di ricostruzione hanno infatti causato costi ingenti, pari a oltre 100 milioni di franchi. «Il Consiglio federale è consapevole della gravità della situazione?», chiede la Deputazione. «Data l’eccezionalità e l’impatto dell’evento il Governo non ritiene imperativo ricorrere a strumenti legislativi straordinari?». E ancora: «Il Consiglio federale è consapevole del rischio per la coesione sociale del Paese, date le difficoltà del Ticino e il crescente sentimento di abbandono nella popolazione?».

A che punto siamo?

Entrando nel dettaglio, la Deputazione chiede quanto è già stato stanziato per ogni singolo cantone e quanto intende ancora destinare, in futuro, a Ticino, Vallese, Grigioni e Berna.

Le basi normative

Secondo la Deputazione è inoltre importante chiarire su quali basi normative siano stati calcolati i danni per ogni regione. Per quanto riguarda la Vallemaggia, gli aiuti previsti dalla Confederazione si limitano finora ad ambiti specifici regolati da leggi federali. Cantone e Comuni sono però chiamati a gestire molte altre necessità. Questi includono il recupero dei terreni agricoli, la ricostruzione delle infrastrutture e il rilancio economico e turistico della zona. Alla luce della portata straordinaria dell’evento, la deputazione chiede quindi se il Consiglio federale non ritenga necessario valutare forme di sostegno più ampie per rispondere ai bisogni delle aree colpite.

Non serve altro?

Infine, emerge una critica sulla proporzione degli aiuti destinati al Ticino rispetto ai danni complessivi stimati in Vallemaggia, che ammonterebbero a circa 100 milioni di franchi. A fronte di ciò, il contributo federale previsto di circa 7 milioni appare del tutto insufficiente. In tale contesto, si attende una risposta del Consiglio federale sulla richiesta di un incontro avanzata dalle autorità ticinesi per discutere il tema in modo più approfondito. In altre parole, «il CF non ritiene che, rispetto alla situazione catastrofica, i contributi federali previsti non siano affatto sufficienti per contribuire alla ricostruzione?».

In questo articolo: