Ticino

Ambasciatore italiano in visita a Bellinzona

La visita si inserisce nel contesto degli incontri promossi dal presidente del Gran Consiglio, Michele Guerra, per «affrontare alcune problematiche rilevanti per i cittadini del cantone e individuare soluzioni» – Accordo sul cabotaggio, a breve la firma
Red. Online
19.09.2024 17:59

L'ambasciatore d’Italia a Berna Gian Lorenzo Cornado e il console generale d’Italia a Lugano Gabriele Meucci sono stati in visita, oggi, a Bellinzona, ricevuti a Palazzo delle Orsoline dal presidente del Gran Consiglio Michele Guerra, accompagnato da una delegazione dell’Ufficio presidenziale composta da Daria Lepori, Alessandro Speziali, Claudio Isabella, Stefano Tonini, Tuto Rossi e Samantha Bourgoin.

La visita si inserisce nel contesto degli incontri promossi dal presidente del Gran Consiglio per «affrontare alcune problematiche rilevanti per i cittadini del cantone e individuare soluzioni». Dopo il recente incontro con le autorità della Regione Lombardia, l’8 luglio scorso, – occasione in cui è stata stabilita la volontà di lavorare per richiedere il completamento di Alptransit e per la risoluzione di altre criticità transfrontaliere – i temi toccati oggi sono stati la mobilità internazionale e transfrontaliera, con riferimento alla necessità del completamento di Alptransit, la mobilità intermodale e il trasporto lacuale, il mercato del lavoro con accento sulla questione del frontalierato, del traffico e del dumping salariale, su cui si è lungamente discusso.

«In ambito di mobilità si è appreso con soddisfazione che nelle prossime settimane verrà finalmente firmato l’Accordo sul cabotaggio, che permetterà di potenziare la rete transfrontailera di trasporto bus, con l’intento di sgravare il traffico frontaliero sulle strade ticinesi», si legge nella nota. L’Ambasciatore Cornado e il presidente Guerra hanno infine concordato l’opportunità di avere maggiori contatti fra Gran Consiglio e Ambasciata, per affrontare «senza filtri e direttamente» le problematiche bilaterali e più puntuali sentite dalla popolazione ticinese.