Anche Gobbi sapeva dei piani di sgombero dell'ex Macello
Anche Norman Gobbi sapeva dei piani di sgombero dell'ex Macello. È quanto emerge dalle carte desecretate riguardanti l'operazione andata in scena nella notte fra il 29 e il 30 maggio 2021, quando la struttura – allora sede dell'autogestione luganese – fu sgomberata e, in seguito, demolita, dopo il corteo durante il quale venne occupato l'ex stabile Vanoni. Secondo quanto riportato dal portale areaonline, nel giornale d’impiego della Polizia cantonale – documento aperto per volere del giudice dei provvedimenti coercitivi Ares Bernasconi – si legge che ad autorizzare politicamente l’operazione di sgombero dell’ex Macello fu non solo l'allora sindaco di Lugano, Marco Borradori, ma anche il direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi. Delle ore 19.55 l’appunto: «Conferito con Gobbi e cmd Polca e sindaco lugano. Tutti concordano con decisione bloccare accesso Vanoni e procedere sgombero Molino».
Il benestare allo sgombero del governo cantonale rappresenta una novità, un fatto mai emerso nella prima e seconda inchiesta. Il sostituto comandante Lorenzo Hutter aveva infatti affermato di aver discusso dell'operazione solamente con il già citato sindaco Borradori e la municipale Karin Valenzano, i delegati dell’Esecutivo luganese nei rapporti con la Polizia cantonale.
Quanto alla demolizione, ricordiamo che nella puntata del 6 giugno 2021 della Domenica del Corriere, l'allora presidente del Consiglio di Stato Manuele Bertoli aveva dichiarato: «Quella sera nessuno ha telefonato a me o a Gobbi per dire "facciamo a non facciamo". Hanno telefonato al sindaco Marco Borradori e alla municipale Karin Valenzano Rossi, la seconda volta per sapere se intervenire o meno sull’immobile». Insomma – aveva quindi rilanciato Gianni Righinetti – «ci ha detto che né lei né Norman Gobbi avete avuto un ruolo attivo, eravate stati informato o sapevate ciò che sarebbe accaduto da lì a poco, nottetempo?». «Io di sicuro no – aveva risposto Bertoli –. Norman (Gobbi, ndr.), da quanto ci è stato detto in seduta, era al di fuori da questa questione».
La polizia romanda
Dalle carte desecretate emerge anche un altro dato: il numero di poliziotti impiegati nell'operazione del 29 maggio 2021. Tra Polizia cantonale, Comunale e rinforzi provenienti dai cantoni romandi, furono quasi 300 gli agenti intervenuti quella sera a Lugano.