Anche Lumino al voto: Parente sfida Spano

Tre contese elettorali a pochi chilometri di distanza. Non solo Bellinzona e Riviera ma anche Lumino dovrà scegliere il nuovo sindaco il 16 maggio. Nicolò Parente, il secondo più apprezzato domenica scorsa per il Municipio con 601 voti personali, ha sciolto le riserve annunciando oggi la sfida al sindaco a interim Alessandro Spano, che aveva raccolto il maggior numero di preferenziali (627). Anche in considerazione dell’esiguo scarto di voti (26), da subito Parente non aveva escluso di volersi proporre per guidare l’Esecutivo di cui è municipale uscente. Ora l’entusiasta conferma: «Lo faccio con il cuore, assicurando di dare il meglio di me stesso - scrive sul suo profilo Facebook - E lo faccio soprattutto per il Comune che mi ha fatto nascere, crescere e diventare adulto». Queste, aggiunge Nicolò Parente, «sono ‘solo’ parole scritte: dietro a tutto ciò c’è emozione, gratitudine e riconoscenza per la fiducia e l’opportunità ricevute». Tra meno di un mese vedremo dunque se i popolari democratici, con questa spinta, riusciranno nell’impresa di togliere al PLR la poltrona occupata sin dal 1972, succedendo a Curzio De Gottardi che non si è ricandidato dopo 17 anni di Esecutivo.
I curriculum: entrambi sono laureati a Friburgo
Laureato in storia contemporanea e geografia all’Università di Friburgo, Nicolò Parente ha 36 anni ed è attualmente capo staff alla direzione del Dipartimento della sanità e della socialità. In precedenza consigliere comunale, è stato eletto per la prima volta nel Municipio di Lumino nel 2016 quando il PPD raddoppiò la sua rappresentanza. Fino al 2019 è stato segretario cantonale dello stesso partito. Anche Alessandro Spano si è laureato all’Università di Friburgo, formandosi in diritto. Il 27.enne sta ora svolgendo il praticantato legale e notarile. Politicamente è stato presidente dei Giovani liberali e capogruppo in Consiglio comunale a Locarno tra il 2016 e quest’anno, prima di trasferirsi a Lumino dove al debutto ha già fatto il pieno di voti tallonato però da Nicolò Parente.
