Sensibilizzazione

Angolo morto: se lo conosci, lo eviti

A Gordola 150 allievi delle elementari scoprono i pericoli del punto cieco dei veicoli pesanti – Il corso, mai proposto finora in Ticino, ha permesso ai ragazzi di toccare con mano un problema poco conosciuto
I bambini hanno vissuto un’esperienza che li ha entusiasmati. © CdT/Gabriele Putzu
Luca Pelloni
02.10.2019 06:00

Alzi la mano chi non conosce il concetto di angolo morto. Chiunque abbia la patente è stato martellato sin dalla prima lezione di guida su quanto pericoloso sia il punto cieco, che nemmeno gli specchietti retrovisori asferici o le moderne tecnologie riescono ad eliminare del tutto. Un problema, quello di non vedere chi ci sta proprio ai lati (e anche davanti o dietro), che cresce parallelamente alle dimensioni del veicolo che stiamo manovrando. E un problema che può portare a conseguenze mortali.

Una prima nel cantone
Così ieri e oggi circa 150 allievi di quarta delle scuole elementari di Tenero, Gordola, Lavertezzo, Cadepezzo e San Nazzaro hanno potuto frequentare, per la prima volta nel nostro Cantone, una lezione di sensibilizzazione stradale, dedicata appunto all’angolo morto dei mezzi pesanti. L’idea è nata dal capo Dicastero sicurezza di Gordola, René Grossi, che ha scoperto un’azione simile portata avanti in Svizzera interna. Reso partecipe il Municipio, il suo collega Giorgio Carrara (Dicastero educazione) è subito salito sul carro. E così sono state coinvolte la Polizia intercomunale del Piano e l’Associazione svizzera dei trasportatori stradali (ASTAG), che nella sua sede al Centro professionale di Gordola ha appositamente allestito un capannone con all’interno un vero autocarro.

Si vede davvero poco
Le classi di bambini, dunque, hanno sperimentato i potenziali pericoli di cui l’angolo morto è foriero. Salendo sul mezzo pesante, con i compagni piazzati in punti «strategici», ognuno a turno ha potuto rendersi conto della scarsa visibilità. «È stato molto interessante», ha commentato una maestra in visita con una classe. «Davvero non pensavo che un’autista vedesse così poco dall’alto del suo mezzo». Gli stessi bambini erano entusiasti dell’esperienza. «Farli salire sul camion ha avuto un forte impatto, che aiuterà di certo a lasciare in loro un ricordo profondo», ha sottolineato Carrara, presente a un incontro con la stampa, al quale hanno partecipato anche Paolo Vismara (vice presidente ASTAG), il direttore delle scuole di Gordola Giuseppe Criscione e il comandante della Intercomunale Alberto Sargenti. «Nei giorni precedenti, in classe gli allievi hanno svolto delle attività sull’argomento, maturando dubbi e relative domande», ha spiegato Criscione. «Allievi che spesso si muovono con gli autobus scolastici», gli ha fatto eco Vismara. «Di qui l’importanza di sensibilizzarli su un problema ancora poco conosciuto».