Apprendistato in corso d’opera per la sindaca di Cevio

Sei mesi di apprendistato da sindaco per Moira Medici, 45 anni, impiegata di commercio, alla testa dell’Esecutivo di Cevio dall’aprile scorso. La sua elezione con oltre 500 voti personali fu decisamente una sorpresa: «Sedevo in Consiglio comunale da cinque anni - spiega -. Certo, ritrovarmi sindaco ha avuto un bell’impatto sulla mia quotidianità. C’è un’idea del lavoro che ti aspetta, ma ci si rende conto fin da subito che assumere la responsabilità di un’intera comunità è superimpegnativo. Mi hanno stupito in positivo le mille sfaccettature che questa carica comporta. Si spazia dal particolare al globale, occorre essere molto flessibili, ci si deve occupare dalla piccola esigenza di una frazione al grande progetto interregionale, dalla canalizzazione di una zona all’iter per la concessione di una licenza edilizia. Fino alla gestione dell’emergenza, com’è capitato a me e ai miei colleghi di Municipio con la frana nella frazione di San Carlo, in Val Bavona, causata da una bomba d’acqua che ha colpito la nostra regione a metà luglio», dice la sindaca tracciando un suo primo bilancio alla guida dell’Esecutivo alto-valmaggese.
I dossier ereditati
Gestita al meglio l’emergenza, Medici ed i suoi colleghi si sono ritrovati in mano dei dossier gestiti dalla passata amministrazione. Primo fra tutti il progetto di Centro sportivo e ricreativo di Bignasco, con il concorso di progettazione aggiudicato alla vigilia delle elezioni all’architetto madrileno Ortiz Daniel Fraile con la sua proposta “Giardino su due livelli”. «L’abbiamo esaminato in dettaglio e quel progetto ci piace. Tant’è che a dicembre presenteremo il messaggio sul credito per un progetto di massima. Per quanto riguarda l’attuale piscina, è stata sottoposta al Consiglio comunale una mozione concernente la rivalutazione sulle possibilità di riaprirla e una commissione speciale ne sta valutando i dettagli. Quando sarà presentato il rapporto si faranno le valutazioni del caso, ma considerando i tempi necessari per la discussione e l’approvazione in Consiglio comunale e l’eventuale allestimento di un credito per gli interventi più urgenti, non credo si arriverà a riaprire l’impianto per la prossima stagione estiva», sottolinea la sindaca.
Situazione finanziaria stabile
Dopo che il Consuntivo 2020 s’è chiuso nelle cifre rosse, facendo registrare un passivo di circa 233 mila franchi (primo disavanzo d’esercizio dall’aggregazione del 2006), l’Esecutivo di Cevio è confrontato con il Preventivo 2022. «La pandemia ha condizionato ancora entrate ed uscite dell’amministrazione comunale, ma non in misura così preponderante come l’anno scorso. La situazione finanziaria di Cevio si può dunque considerare stabile, in linea con i risultati degli anni pre-pandemici e un moltiplicatore d’imposta che posso già confermare resterà al 90%».
Aggregazione, passo avanti
Un altro tema che si trascina da tempo, tra alti e bassi, è quello dell’aggregazione della Val Rovana con Cevio. Anche su questo il nuovo Esecutivo s’è già mosso. «Abbiamo avuto un primo incontro con i rappresentanti dei Comuni della Val Rovana e dell’autorità cantonale. Siamo in attesa di una verifica sulla situazione finanziaria che abbiamo richiesto al Cantone. Prossimamente ci sarà un nuovo incontro per riprendere e trovare delle soluzioni che soddisfino gli interessi di tutti gli attori in causa», spiega la sindaca di Cevio. Non senza evidenziare che lo sbocco istituzionale in Val Rovana sarebbe auspicato anche dalla Sezione enti locali.
Status quo sulle scuole
Altro tema «sensibile» da affrontare per la neosindaca e la nuova compagine municipale è quello della «convivenza» tra le scuole d’infanzia di Cevio con quella del Comune di Lavizzara, a Prato Sornico. «Per l’anno scolastico in corso s’è optato per lo status quo. A Prato Sornico rimane aperta la sezione unica della scuola d’infanzia della Lavizzara - con una decina di allievi - a Cevio ci sono le due sezioni, una a Cavergno e una a Bignasco. Per il futuro ci sono delle ipotesi di lavoro e degli scenari da tracciare, anche perché si stanno costruendo nuove abitazioni e probabilmente arriveranno altre famiglie con bambini».