Ticino

Arogno, il giorno dopo: «Un disastro, distrutto il lavoro di anni»

Le drammatiche immagini dell'azienda agricola Bianchi – Gabriele Bianchi: «La produzione di vino e olive è compromessa, siamo già al lavoro per salvare il salvabile» – VIDEO
Mattia Sacchi
31.05.2023 09:15

Sono le 5.30 e Gabriele Bianchi, ingegnere enologo dell'azienda agricola Bianchi di Arogno, è già nei vigneti, a controllare i danni della violenta grandinata di ieri sera. «Quando sono arrivato non riuscivo a crederci - racconta senza riuscire a nascondere un certo sgomento -. Non mi sembrava neanche di essere in Ticino: tutto bianco, come fosse neve, e ci sono dei punti dove si sono accumulati 20 cm di grandine. Ma la cosa peggiore è vedere i danni: il maltempo ha davvero distrutto tutto».

Una botta per un'azienda che, nonostante riconoscimenti importanti come il premio della Gault&Millau ricevuto proprio per il 2023, rimane a conduzione familiare: «L'annata è compromessa, abbiamo perso tra il 30 e il 50% della produzione del vino. Fortunatamente alcune parcelle si sono salvate, ripartiremo da lì, ma non sarà facile».

Di certo non si potrà ripartire con gli altri progetti in corso: «Stavamo lavorando per la produzione di olive. Ma adesso gli olivi, che stavano fiorendo proprio in questo periodo, non hanno più neanche un fiore. Per non parlare delle mele e delle stelle alpine, totalmente devastate dalla violenza della grandinata. Ora cercheremo di salvare perlomeno le api, che dovremo spostare per farle sopravvivere, visto che qui non ci sono più fiori».

Rimboccarsi le maniche, dopo aver perso il lavoro di anni, non sarà facile: «Oggi è un giorno davvero triste per noi, è tutto così surreale. Siamo costretti ad aumentare la mole di lavoro non per guadagnare, ma per non perdere del tutto il frutto della nostra passione. Consapevoli che le difficoltà sono appena iniziate: anche il prossimo anno sarà impegnativo lavorare sui tralci che si sono spezzati e che quindi andranno selezionati con estrema cura. Ma, ancora più che un'azienda, anche con i nostri collaboratori ci sentiamo una grande famiglia e siamo uniti per superare questo momento drammatico, grazie anche ai tanti messaggi di sostegno che ci sono arrivati e che ci stanno dando forza di andare avanti».