Arredo urbano sotto scacco

Bertini, nuovo responsabile del dossier, punta a cambiare volto alla Zona incontro e a tornare all'"antico": pavimentazione pregiata come in via Nassa
Giuliano Gasperi
10.03.2016 05:05

LUGANO - L'arredo urbano provvisorio di Lugano potrebbe avere i mesi contati. Nulla è ancora stato deciso, ma il municipale Michele Bertini, che con la riforma dell'amministrazione ha ereditato il dossier da Cristina Zanini Barzaghi, nella seduta odierna vuole proporre ai colleghi di abbandonare il concetto attuale tornando all'«antico», si fa per dire, cioè al progetto di pavimentazione pregiata tipo via Nassa o via Peri sospeso dal Municipio a causa del suo costo: 9,5 milioni di franchi.

L'idea di Bertini, in estrema sintesi, è quella di realizzarlo a tappe diluendo il suo impatto sul bilancio e di risparmiare 2 milioni – almeno nel breve e medio periodo – escludendo dal progetto il piazzale ex Scuole, «perché per quell'area, dove è previsto l'arrivo del futuro tram, le bocce non sono ancora ferme» spiega Bertini. La sua speranza, se Municipio e Consiglio comunale condivideranno il concetto, è far cominciare i lavori l'anno prossimo.

Il programma degli interventi (tra sopra e sottostrutture) è già pronto: si partirebbe con la contrada di Verla (investimento da 1,2 milioni, lavori nel 2017 e 2018), in seguito ci si sposterebbe in via Magatti e in un primo tratto di via Pretorio (600 mila franchi nel 2019) poi nel resto di via Pretorio e in via della Posta (850 mila franchi nel 2020) e infine nella parte rimanente di via della Posta (4,4 milioni tra 2021 e 2023, a cui vanno aggiunti 400 mila franchi per la segnaletica orizzontale e verticale in tutta l'area e per un nuovo accesso al lungolago).

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