Arriva un miliardario norvegese e Lugano finisce sotto i riflettori
«Saluti a tutti, io me ne vado a Lugano, in Svizzera». È più o meno questo il senso della lettera inviata agli azionisti e ai dipendenti del suo gruppo da Kjell Inge Røkke, 63 anni, uno degli uomini più ricchi della Norvegia, se non il più ricco. «Ho scelto Lugano come mio nuovo luogo di residenza» ha scritto l’imprenditore. «Non è né il più economico, né quello con le tasse più basse, ma in compenso è un ottimo posto con una posizione centrale in Europa». Così Røkke è partito alla volta del Ticino, lasciando la sua casa di Asker, nei dintorni di Oslo, alla ex moglie e ai due figli.
Pubblicità e fiscalità
Non è la prima volta che un «facoltoso contribuente», per usare un’espressione in voga alle nostre latitudini, mette le radici sulle rive del Ceresio. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, il trasloco rimane avvolto dal più stretto riserbo, come le discussioni con il Cantone su quelle che saranno le condizioni fiscali della residenza. Condizioni che sono regolate dalla Legge tributaria e che dipendono, in estrema sintesi, da una stima su quanto spende la persona in questione. Un criterio, ad esempio, è moltiplicare per sette il valore locativo o l’affitto della casa scelta, ma si tiene conto anche dello stile di vita, del parco macchine, della presenza o meno di collaboratori domestici e di altri «plus». Tornando a Røkke, complice la lettera che ha fatto il giro dei media scandinavi e non solo, la notizia è finita presto sotto i riflettori, regalando a Lugano una visibilità che in situazioni normali sarebbe costata decine, se non centinaia di migliaia di franchi. Quasi impossibile invece, come sempre, capire quale sarà il beneficio diretto a livello di tasse per il Ticino e per il Comune in cui Røkke prenderà casa.
Lugano Lugano?
Scriviamo «prenderà» e non «ha preso» perché, secondo nostre informazioni, il magnate non si è ancora stabilito definitivamente a Lugano. Si troverebbe in un Comune alle porte della città – un gruppo di giornalisti norvegesi, dopo aver ricostruito i movimenti del suo aereo privato, lo ha seguito fino a Lugano per capire dovrà vivrà – in attesa verosimilmente di trovare una sistemazione gradita. Immaginiamo dita incrociate negli uffici del Dicastero finanze a Palazzo civico. Per la Città, comunque, una buona notizia c’è già. Røkke è infatti noto per essere un sostenitore delle criptovalute:_uno sponsor in più, anche se probabilmente inconsapevole, dell’ormai famoso Plan B di Palazzo civico.
Un potenziale filantropo
Sui motivi della migrazione a sud, Røkke ha scritto di aver capito, durante la pandemia, che la presenza fisica non è necessaria per far andare bene gli affari, nemmeno se si deve gestire un impero economico. La sua holding, Aker, comprende società attive in diversi settori: dal commercio di petrolio e gas alla pesca, dalla realizzazione di progetti energetici, alla biotecnologia marina, fino all’agricoltura. I colleghi norvegesi scrivono che in futuro l’imprenditore vorrebbe dedicarsi di più ad attività filantropiche: un’altra notizia interessante per Lugano e il Ticino.