Arrivano disdette ai Grappoli: convenzione da rinegoziare

Il Centro ai Grappoli di Sessa sta vivendo un vero e proprio fuggi fuggi. Non di turisti e nemmeno di cittadini che usufruiscono dell’infrastruttura, ben inteso. Piuttosto, dei Comuni legati al centro tramite una convenzione, sottoscritta con la Fondazione «Ferienwerk» del sindacato VPOD, per la gestione e il funzionamento della piscina, che è sì della Fondazione ma che ha da sempre una valenza pubblica. Ebbene, da mesi stanno piovendo disdette cautelative da ogni parte del Malcantone proprio per rescindere questa convenzione. I motivi? Alcuni dicono perché si è giunti a scadenza (la convenzione è entrata in vigore nel 2012) e si è quindi in attesa di una nuova formulazione da parte della Fondazione. Altri, invece, sia per la carenza di informazioni da parte della VPOD, relativa al monitoraggio dell’attività della piscina, sia perché così come formulata la convenzione non risponderebbe più alle esigenze di alcuni Comuni.
Importanza locale
Per inquadrare la questione bisogna prima capire cosa prevede tale convenzione. Parliamo di una collaborazione tra i Comuni di Astano, Bedigliora, Cademario, Caslano, Curio, Magliaso, Miglieglia, Neggio, Novaggio, Pura, Tresa e Vernate con la Fondazione VPOD allo scopo di garantire il mantenimento e la gestione della piscina. L'accordo, inoltre, stabilisce che i Comuni convenzionati partecipino finanziariamente alla copertura del 75% dei costi annui di gestione e funzionamento, mentre sul fronte VPOD che si impegni a eseguire gli investimenti di ristrutturazione e a garantire la gestione operativa della piscina. Ora, man mano tutti i dodici Comuni stanno formulando una richiesta di disdetta (con effetto al 31 dicembre 2026) da sottoporre ai rispettivi Legislativi. Alto Malcantone, per citarne uno, scrive nel messaggio municipale che «la principale causa della richiesta di disdetta è la carenza di informazioni fornite dalla Fondazione «Ferienwerk», nonché l’assenza del Comitato di sorveglianza, che non ha più redatto i rapporti necessari al monitoraggio dell’attività della piscina». A seguito delle disdette cautelative, poi, «la Commissione di sorveglianza si è attivata e, in data 24 gennaio 2025, ha inviato il Rapporto annuale 2024, invitando i Comuni convenzionati a trasmettere la propria disdetta al fine di valutare una nuova convenzione con una ripartizione dei costi più equa e vantaggiosa». Al netto, il Municipio «riconosce l’importanza della piscina come infrastruttura ricreativa per la regione e come punto di riferimento per la comunità del Malcantone. Per questo motivo, si impegna a esplorare soluzioni congiunte con i Comuni convenzionati». Antonella Notari, sindaca di Neggio e vicepresidente della Conferenza dei sindaci del Malcantone (l’organo che nomina la Commissione di sorveglianza), tiene a sottolineare che oltre ad essere arrivati al termine della convenzione, «siamo in attesa di capire come precedere a fronte del fatto che sono stati ammortizzati tutti i costi relativi all’impianto della piscina. La Fondazione dovrà sottoporci un preventivo su come intendono procedere e in quel momento saranno i Comuni a decidere se aderire o meno alla nuova convenzione. Alcuni enti locali, ad esempio, non erano più d’accordo perché lontani geograficamente dall’infrastruttura».
Scossoni e discrepanze
«La convenzione risaliva al 2011 ed era stata sottoscritta anche in seguito a importanti investimenti per la piscina – ci spiega la direttrice della Fondazione Antonella Cozzi –. Sono passati diversi anni, ci può stare che vengano chieste condizione diverse, anche perché all’orizzonte non ci sono grossissimi investimenti. Ora, avremo due anni per decidere le nuove condizioni e in questo senso faremo delle proposte ai Comuni. Se siamo preoccupati? Non particolarmente, se non per il fatto che non sappiamo se vorranno tutti aderire di nuovo». Una domanda da porsi è per quale motivo si è arrivati a questa situazione. «Non ci siamo visti per un po’. C’è stato un buco dopo il COVID in cui diverse cose non hanno funzionato e questo ha dato adito a qui pro quo, benché dal nostro punto di vista le cose fossero andate avanti come sempre. In particolare, la Commissione di sorveglianza non è stata attiva per alcuni anni». La Conferenza dei sindaci negli anni in questione ha subìto alcuni scossoni. Dopo l’addio del presidente storico, il compianto Giovanni Cossi, a subentrargli era stato Eolo Alberti, poi raggiunto dalle note questioni giudiziarie. Il bilancio 2024 della piscina si è chiuso con un piccolo avanzo secondo la direttrice Antonella Cozzi, e con un piccolo disavanzo secondo la Commissione di sorveglianza. Il motivo della discrepanza, spiega Cozzi parlando di piccolo errore, è che la Commissione avrebbe tenuto conto di costi e ricavi al netto, senza prendere in considerazione l’IVA.