Astano, porte più aperte per gli orfani ucraini
Sono in fuga dalle bombe e dalla devastazione del loro Paese, i loro genitori morti o – nelle migliore delle ipotesi - dispersi. Ora per un gruppo di orfani ucraini si fa sempre più concreta la possibilità di essere ospitato in Ticino. Più precisamente all’ex ostello e all’ex Albergo Astano, struttura un tempo fiore all’occhiello dell’offerta turistica malcantonese e chiusa ormai dal 2016. Ebbene, ottenuta l’ultima autorizzazione – l’agibilità – l’ex albergo potrebbe già aprire le sue porte a partire dal 13 settembre.
Se ne parla da febbraio
Ma andiamo con ordine. Il progetto di ospitare gli orfani nel Malcantone, lo ricordiamo, risale allo scorso febbraio, L'idea era partita da un consorzio di quattro Fondazioni ticinesi (Azione Posti Liberi, SOS Infanzia, Angeli di L.U.C.A. e Casa Veritas). E il riscontro è stato da subito positivo con la struttura messa loro a disposizione gratuitamente, insieme all’ex ostello nelle vicinanze, dagli stessi proprietari. Per il via libera definitivo è stato necessario rispettare i tempi della burocrazia: dopo il preavviso cantonale favorevole del 2 maggio, il 5 luglio scorso la Gerenza di Astano (il Comune non ha un Municipio) aveva rilasciato la relativa licenza edilizia. L’11 luglio le autorità cantonali e comunali avevano eseguito i sopralluoghi di collaudo per il rilascio dell’abitabilità della struttura. Stando a quanto comunicato sull’albo dalla Gerenza, il rilascio di certificazioni di agibilità e abitabilità è previsto a decorrere dal prossimo 13 settembre. Ciò significa che da quella data, potenzialmente, le due strutture potranno accogliere una sessantina di persone (l’ex albergo ha 40 letti, l’ostello 25).
Ci sarà una serata informativa
Ma a che punto è il progetto di accoglienza? Lo abbiamo chiesto al rappresentante delle quattro fondazioni, l’avvocato Paolo Bernasconi. «Ci sono due opzioni sul tavolo: o arriverà un intero orfanotrofio con i propri educatori, oppure un gruppo di famiglie affidatarie. Sulla base del numero di adulti e minorenni verranno chieste le autorizzazioni necessarie e si appronterà anche una direzione locale, con propri assistenti, per i due alloggi. Le prossime settimane saranno decisive, anche perché le condizioni in Ucraina sono molto difficili: i russi bombardano le città giorno e notte e a casaccio. I contatti e I trasferimenti sono quindi diventati molto complicati». In ogni caso, le strutture sono pronte ad aprire le loro porte: «È tutto pronto, sì. Abbiamo ristrutturato l’albergo con una direzione lavori, due studi di architettura e artigiani autorizzati. I lavori di pittura e pulizia sono stati effettuati da un gruppo di rifugiati ucraini volontari. Li abbiamo ringraziati con un pranzo nell’albergo che ci ha permesso anche di collaudare le cucine».
In ogni caso, le fondazioni si sono impegnate ad informare con preavviso la Gerenza qualora il progetto di accoglienza si concretizzasse. Non appena saranno state raccolte anche le autorizzazioni delle autorità federali e cantonali, verrà organizzerà una serata informativa pubblica.