Confine

Attenzione, frontalieri e ticinesi: l'incubo del «cantiere infinito» sulla A9 sta per tornare

Da metà febbraio scatterà la seconda fase di interventi di messa in sicurezza sul viadotto Fati, a cavallo fra Italia e Svizzera
© CdT/Gabriele Putzu
Red. Online
21.01.2025 10:00

Ci risiamo. Il cosiddetto «cantiere infinito», sulla A9, riprenderà dalla metà di febbraio. Ne dà notizia, fra gli altri, la Provincia di Como, specificando che la data esatta verrà stabilità alcuni giorni prima in base alle condizioni meteo. Si tratta, leggiamo, della seconda fase di interventi di messa in sicurezza sul viadotto Fati. L'infrastruttura, lunga 273 metri, era già stata protagonista di un primo intervento fra novembre e dicembre. Già allora era stato detto che sarebbero stati necessari nuovi lavori. Questa seconda tranche durerà circa tre mesi.

«Al termine del periodo di sospensione per lo svolgimento delle attività invernali a partire da metà febbraio, compatibilmente con le condizioni metereologiche, e fino a metà maggio, riprenderanno le lavorazioni sul viadotto Fati, al chilometro 40+300» spiega al riguardo Autostrade per l’Italia. E ancora: «Il cantiere riprenderà le lavorazioni il cui programma prevede oltre al rinforzo delle travi dell’impalcato anche la sostituzione delle barriere di sicurezza, attività da eseguire in assenza di traffico, quest’ultimo in linea con il piano nazionale che ASPI sta portando avanti su tutta la rete. La conclusione di questa seconda fase è prevista entro le festività dell’Ascensione e della Pentecoste svizzere».

La riapertura del cantiere, evidentemente, avrà ripercussioni per chi utilizza quotidianamente l'autostrada, frontalieri in testa. A novembre, chi si spostava lungo il confine ha vissuto più di un momento complicato. Ancora Autostrade per l'Italia: «Il transito, come già efficacemente sperimentato nello autunno scorso, sarà consentito su una corsia per senso di marcia e verrà modulato nel corso della giornata, in considerazione dell’analisi dei flussi e degli stimati tempi di percorrenza, sia in entrata sia in uscita dal territorio, in modo che, nelle ore di punta il transito sia garantito su due corsie di marcia verso il territorio elvetico e in direzione di Lainate, attraverso una deviazione di carreggiata».

Nello specifico, verranno garantite le due corsie al mattino verso la Svizzera e alla sera in direzione di Lainate/Milano. Una modalità che dovrebbe limitare, nel limite del possibile, l'interferenza con gli spostamenti lungo il tracciato autostradale compreso fra Monte Olimpino e Chiasso, nelle due direzioni. Per tutta la durata dei lavori, di nuovo, sono previsti il potenziamento dei servizi di assistenza alla viabilità, il presidio da parte di mezzi di soccorso stradale e l’installazione di apposita segnaletica. I lavori di messa in sicurezza, che ormai da anni stanno interessando l’ultimo tratto di A9, di qui appunto la definizione di «cantiere infinito», non termineranno in ogni caso a maggio. Alla fine di settembre, scatterà infatti la terza fase.

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