Il caso

Attenzione: salsicce con chiodi e cervelat con la meta

A Castione in diversi punti del paese sono stati trovati dei bocconi avvelenati – C'è preoccupazione fra i proprietari di cani – In un'occasione addirittura in un giardino privato...
© Facebook
Alan Del Don
10.09.2024 11:41

L’allarme, come succede spesso in questi casi, è partito dai social media così da raggiungere più persone possibili in poco tempo. Da Facebook, in particolare. «Fate attenzione ai vostri cani e gatti», è stato, in sostanza, il messaggio lanciato in più occasioni nelle ultime settimane. Una salsiccia con all’interno un chiodo lungo 2 centimetri. Dei cervelat con la meta. Bocconi avvelenati, insomma.

Nei pressi dei prati

Vicino alla scuola elementare, al campo di calcio, in via Retica. In un caso, addirittura, in un giardino privato. Un po’ ovunque, insomma, soprattutto dove ci sono dei prati. E quindi dove c’è la possibilità concreta che Birba e Fido possano mangiarli. C’è chi si è rivolto alla Polizia comunale segnalando l’accaduto in forma scritta, a anche alla Polizia cantonale – come ci è stato spiegato –, ma al momento non risultano riscontri. Ciò significa che finora non sono state sporte denunce contro ignoti.

È la stessa persona?

Difficile, per non dire impossibile, risalire all’autore o agli autori di queste bravate (ed usiamo un eufemismo...). È la stessa mano? Si tratta di più persone? Un altro mistero in paese, dunque, dopo quello riguardante le schede manipolate in occasione delle elezioni comunali dello scorso 14 aprile, poi annullate dal Governo. Nella fattispecie, però, il caso è ben più grave. Perché in quei prati giocano anche i bambini. Chi si macchia di un simile gesto rischia una pena detentiva sino a 3 anni, almeno.

Documentare il ritrovamento

La situazione si complicherebbe qualora, come abbiamo detto, il boccone finisse per essere mangiato da una persona. Fondamentale, come è stato fatto, è segnalare subito l’accaduto sui social media, avvisando chi frequenta quei luoghi. Occorre documentare il ritrovamento scattando delle foto anche della zona in cui la «polpetta» avvelenata è stata trovata. Il terzo passo sarebbe quello di sporgere denuncia, di modo che la Polizia possa effettuare i rilievi del caso per risalire al colpevole.