Attivisti di Renovate Switzerland sul palco di Piazza Grande
Fuori programma al festival. Durante la premiazione di «Voyage au pôle Sud» del regista Luc Jacquet, due attivisti di Renovate Switzerland hanno interrotto la cerimonia, prima della proiezione del film. In un primo momento si pensava che avessero incollato le loro mani al palco. Dopo attimi di smarrimento, è intervenuto il Direttore artistico, che ha offerto loro il microfono.
Al quel punto, i due attivisti hanno spiegato alla piazza il motivo della protesta. «Stasera vedrete un film dedicato alla natura e il mondo la sta distruggendo», hanno spiegato in inglese, aggiungendo: «Noi abbiamo paura». Come riportato in un comunicato stampa della stessa Renovate Switzerland, il messaggio lanciato da uno dei due attivisti, Robin Jolissaint, sociologo 30.enne, era il seguente. «Non sono qui per dare fastidio al pubblico né alle persone che organizzano il festival. Se le 8'000 persone che sono venute a vedere un film sulla natura si unissero a Renovate Switzerland per protestare contro la mancanza di azioni concrete e immediate da parte del governo, la nostra richiesta diverrebbe ineludibile: ricevere protezione contro il collasso climatico che è in atto».
La seconda attivista, Cécile Bessire, 28 anni, logopedista che ha lasciato il suo lavoro per dedicarsi a tempo pieno alla resistenza civile per il clima, ha invece commentato come segue: «La Chaux-de-Fonds, la città nella quale sono andata a scuola, è stata distrutta da una tempesta qualche giorno fa. Chi saranno le prossime persone colpite dalla crisi climatica? Ogni vita conta e non è troppo tardi per agire. Ho deciso di dare il tutto per tutto per la lotta per la nostra sopravvivenza. Perché non posso restare spettatrice di fronte alla distruzione dell'ambiente, alla sofferenza e alla morte.»
Al termine del breve discorso fuori scaletta, il Direttore artistico Nazzaro ha ripreso la parola, invitandoli a scendere dal palco e aggiungendo: «Siamo tutti dalla stessa parte».