Bar Oceano: l'ex gestore vuole essere processato

LUGANO - «Voglio essere processato una buona volta per poter dire la mia sui fatti che mi vengono contestati. Basta tergiversare». È questo a grandi linee il tenore della richiesta formale fatta direttamente al Tribunale penale cantonale dall'ex patron del bar Oceano di Pazzallo, Ulisse Albertalli. Una richiesta, invero, a dir poco insolita dal momento che è lo stesso imputato a sollecitare che il dibattimento possa venir celebrato. E questo anche alla luce del lungo tempo trascorso dai fatti. Rinviato a giudizio poco meno di due anni or sono (nel febbraio 2015), Albertalli infatti era finito al centro di un'inchiesta sulle luci rosse per episodi risalenti al periodo tra l'ottobre 2010 e il settembre 2012.
Le accuse formulate dal procuratore generale John Noseda nei suoi confronti sono quelle di usura aggravata, siccome commessa per mestiere, promovimento della prostituzione e frode fiscale. L'inchiesta era culminata il 20 settembre del 2012 in un'operazione di polizia nei locali del postribolo (che disponeva di una regolare licenza per casa di appuntamenti) finalizzata a chiarire le condizioni in cui avveniva l'esercizio della prostituzione. Erano stati eseguiti controlli e perquisizioni negli appartamenti dove alloggiavano le ragazze e negli uffici amministrativi che gestivano le attività connesse.