Il caso

Bayesian «investito da un downburst», ma si indaga per omicidio colposo

La procura di TerminI Imerese ha aperto un fascicolo contro ignoti – I membri dell'equipaggio sono liberi di lasciare la Sicilia, ma il comandante dovrà restare: sarà sentito nuovamente – Si valuta, ora, come riportare a galla il veliero
©Salvatore Cavalli
Red. Online
24.08.2024 12:16

La procura di TerminI Imerese ha aperto un fascicolo sulla morte di sette persone, tra cui il magnate britannico della tecnologia Mike Lynch e sua figlia Hannah, nell'affondamento del superyacht Bayesian avvenuto cinque giorni fa al largo delle coste siciliane. In conferenza stampa, il procuratore Ambrogio Cartosio ha dichiarato il via alle indagini «Abbiamo aperto un fascicolo a carico di ignoti con l'ipotesi d'accusa di naufragio colposo e omicidio colposo».

Negli scorsi giorni, i quindici sopravvissuti al naufragio – tra i quali anche la moglie di Lynch e il comandante del veliero, il neozelandese James Cutfield – sono stati interrogati. Al centro dell'inchiesta i dubbi sul repentino affondamento del Bayesian, avvenuto – speculano i media della vicina Penisola in base alle osservazioni fatte dai sommozzatori – in mezzo al maltempo, sì, ma per una serie di errori umani.

L'equipaggio

Mentre proseguono le indagini, tuttavia, l'equipaggio sarà libero di tornare a casa. «Non devono restare in Sicilia, non c'è alcun obbligo di legge. I membri devono dare la massima disponibilità per essere risentiti», ha evidenziato Cartosio. Il pm Raffaele Cammarano ha inoltre specificato che i membri dell'equipaggio, «non sono stati sottoposti ad alcoltest e drug test: erano provati, sotto choc, e necessitavano di cure». 

Tutti liberi di muoversi, tranne uno. Il comandante del Bayesian. Cutfield, è stato rivelato in conferenza stampa, non potrà per il momento lasciare la Sicilia perché dovrà essere sentito nuovamente.

La ricostruzione

Presenti in conferenza stampa, i rappresentanti delle forze di soccorso hanno fornito alcuni dettagli sul disastro. «La nave è affondata prima di poppa e poi si è adagiata sul lato. Abbiamo trovato i corpi nelle cabine sul lato sinistro, invaso per ultimo dall'acqua», ha confermato Girolamo Bentivoglio Fiandra, comandante Vigili Del Fuoco Palermo. La notizia era già trapelata negli scorsi giorni e aveva portato a ipotizzare che le vittime avessero lottato fino all'ultimo per trovare aria. «Cinque corpi li abbiamo trovati nella prima cabina sul lato sinistro, l'ultima vittima nella terza cabina. Nel veliero c'erano sei cabine tre nel lato destro e tre nel lato sinistro».

Si è trattato, ha da parte sua specificato il pm Cammarano, «di un evento repentino e improvviso. Al momento non abbiamo la certezza che ci sia una scatola nera - ha aggiunto - In questa fase si era puntato sulla ricerca. Dobbiamo attendere il recupero del veliero. Non possiamo confermare se c'erano i portelloni aperti. Non vi saranno dichiarazioni su quello che al momento hanno visto i sommozzatori. Possono essere informazioni che devono essere confermare da una seconda verifica».

Il veliero, ha poi specificato Cammarano, «è stata investito da un downburst», raffiche di vento improvvise che possono raggiungere velocità anche superiori ai 100 chilometri orari. «Probabilmente i passeggeri stavano dormendo, per questo sono rimasti in cabina. Su questo stiamo ancora indagando in base al racconto dei superstiti», ha poi aggiunto il pm. Maggiori conferme arriveranno dopo aver incrociato le testimonianze dei sopravvissuti. Un fatto, tuttavia, è emerso: «Le due imbarcazioni (la seconda è la Sir Robert B.P., che a soccorso i naufraghi, ndr) potevano stare in rada in quella zona. Del resto per quella sera non c'era un'allerta di burrasca», ha sottolineato Raffaele Macauda comandante della Capitaneria di Porto di Palermo.

Il recupero

Intanto, si valuta come procedere per riportare in superficie il Bayesian. «È necessario un piano di recupero circa le modalità da utilizzare per portare a galla il veliero. Un piano da presentare all'autorità marittima. Preliminarmente devono essere svuotati i serbatoi», ha fatto sapere Macauda. Il comandante ha anche detto di aver fatto una diffida alla società armatrice per «continuare i controlli su eventuali sversamenti di idrocarburi in mare».