Beat Jans incontra Matteo Piantedosi
Il consigliere federale Beat Jans ha incontrato a Chiasso il ministro italiano dell’Interno Matteo Piantedosi. I due Ministri hanno visitato strutture comuni di polizia e dogane, cogliendo l’occasione per discutere la cooperazione di polizia e le sfide legate alla politica migratoria europea, in particolare i trasferimenti Dublino sospesi dall’Italia e il patto europeo sulla migrazione e l’asilo.
Piantedosi e Jans hanno pure visitato il Centro di cooperazione di polizia e doganale (CCPD), che coordina la lotta al crimine organizzato condotta dalle autorità dei due Paesi. Il Capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) ha sottolineato l'importanza di queste strutture comuni per la sicurezza dei due Paesi, rammentando che la cooperazione amichevole è la chiave per affrontare le sfide in materia di migrazione e sicurezza. I due Ministri hanno espresso l'interesse a rinnovare l'accordo bilaterale di polizia.
Riammissione al confine
Il consigliere federale Jans ha anche evidenziato la buona cooperazione dei due Paesi in materia di riammissione. Le persone in situazione irregolare nelle zone di frontiera vengono ritrasferite direttamente alle autorità italiane a Chiasso in applicazione dell'accordo di riammissione del 2000. Nel 2023 sono stati registrati 4.100 ritrasferimenti diretti.
Tuttavia, nel dicembre del 2022 l'Italia ha deciso di non riammettere più casi Dublino da altri Paesi europei. Il consigliere federale Jans ha espresso, nei confronti del suo omologo italiano, la speranza che l'Italia accetti di nuovo i trasferimenti Dublino, in particolare considerato il meccanismo di solidarietà previsto dal patto europeo sulla migrazione e l'asilo per sgravare i Paesi più sollecitati come appunto l'Italia. Quest'ultima si era infatti detta decisa a non accettare i trasferimenti Dublino fino all'attuazione del patto nel 2026.
Sicurezza per l'Europa
I due Ministri hanno affermato all'unisono che le soluzioni in materia di sicurezza e migrazione richiedono una stretta collaborazione. Ecco perché intendono approfondire ulteriormente il dialogo a livello tecnico. Il Capo del DFGP si è anche detto contrario ai controlli delle frontiere interne Schengen, ribadendo che l'accordo di Schengen non può essere messo in questione perché sinonimo di sicurezza per l'Europa. Piantedosi e Jans hanno infine discusso la cooperazione in materia di sicurezza.