Beccati con oltre 80 chili di carne non dichiarata nel baule

Gli agenti dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) – si legge in una nota appena diffusa – hanno intercettato un’auto con a bordo oltre 80 chili di carne non dichiarata all’entrata in Svizzera. Il fermo è avvenuto la settimana scorsa durante un controllo nelle retrovie a Caslano. Nello specifico, si trattava di quasi 21 chili di carne fresca e di 64,5 chili di budello trasportati a bordo di un veicolo con targhe confederate, diretto oltre San Gottardo. L’UDSC ha inflitto una multa di alcune migliaia di franchi per omessa dichiarazione della carne che in seguito è stata sdoganata.
Il veicolo, nello specifico, è stato fermato il 19 marzo all’una di notte. All’interno dell’auto, immatricolata in Svizzera, vi erano tre persone: un cittadino di nazionalità vietnamita di 66 anni, una cittadina svizzera di 52 e un cittadino cinese di 63 anni. Nel baule, come detto, sono stati trovati 20,8 chili di carne fresca e 64,5 di budello. La merce, acquistata in Italia, era diretta in Svizzera interna.
Il contrabbando di carne, aveva del resto sottolineato l'UDSC lo scorso 11 marzo, non conosce pause. Nel solo 2024, nell’ambito di vari procedimenti penali, l’UDSC ha infatti individuato circa 208 tonnellate di carne di contrabbando. La maggior parte di questa carne è stata contrabbandata in Svizzera in modo professionale, ovvero «organizzato e coordinato». I contrabbandieri hanno tentato di importare carne prodotta a basso costo all’estero, senza pagare i dazi e l’imposta sull’importazione, e di venderla in Svizzera a prezzi «svizzeri». La merce è stata spesso suddivisa in piccoli invii caricati su veicoli privati o furgoncini, a volte anche non refrigerati.