Bedigliora, più vicino l'autosilo per pedonalizzare il nucleo storico
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Bedigliora ha deciso che il suo nucleo storico debba essere pedonale: fuori le auto. Ma non è questa la notizia, perché la decisione risale ormai a oltre trent’anni fa. È però rimasta tale solo sulla carta. La notizia è che ora il Comune si appresta a fare un passo concreto per implementarla: progettare l’autosilo necessario a ospitare le vetture che verranno fatte sloggiare dal nucleo.
Un regalo a Lema?
Il Consiglio comunale di Bedigliora dovrà decidere a metà dicembre se avallare l’opera o meno, ma dovrebbe trattarsi di poco più di una formalità. Sia perché essa sembra ampiamente condivisa, sia perché l’investimento da votare - che riguarda la progettazione definitiva - è tutto sommato contenuto: 65.000 franchi. Lo si potrebbe vedere come un regalo che Bedigliora farà al nuovo Comune di Lema, sempre che la votazione consultiva per sancire l’unione con Astano, Curio, Miglieglia e Novaggio - in programma domenica - andrà a buon fine. Con un po’ di cinismo si potrebbe addirittura vederlo come un mettere il nuovo Comune davanti al fatto compiuto: «Hai già il progetto pronto, vuoi non costruirlo?». Ma farlo significherebbe ignorare che l’autosilo, nello studio aggregativo, figura fra le opere di priorità 1, cioè quelle da realizzare su un orizzonte di tre anni, ed è considerato un investimento strategico per la nuova realtà amministrativa. E il promesso contributo cantonale all’aggregazione rende la prospettiva dei costi - per realizzarlo si stima ci vorranno 2,2 milioni di franchi - più palatabile.
Costi coperti per oltre il 60%
In altre parole, l’effettiva pedonalizzazione del nucleo storico di Bedigliora - peraltro inserito nell’Inventario degli insediamenti svizzeri da proteggere (ISOS) - non è mai stata così vicina. Ancor di più se si considera che il Comune si è già attivato per chiedere sussidi per realizzare l’opera e il Cantone è propenso a finanziarla per il 30%-35%. Inoltre verranno emessi contributi di miglioria pari al 30% del costo totale. Stando a uno studio, inoltre, la gestione del futuro autosilo sarà finanziariamente sostenibile.
Quanto al manufatto vero e proprio, esso sorgerà a est del nucleo e dovrebbe essere dotato di una sessantina di posteggi. Anche all’autosilo si lavora da un trentennio: i primi progetti sono addirittura dell’architetto Tita Carloni. In tempi più recenti - ormai un lustro fa - il Municipio aveva dato mandato allo studio d’ingegneria BRC di Agno di elaborare delle varianti e una di esse nel 2018 era stata inviata al Dipartimento del territorio sotto forma di domanda di costruzione preliminare per verificare eventuali conflitti d’opera. Tutto ciò dovrà confluire ora nel progetto definitivo in modo da «arrivare a una soluzione di parcheggio che massimizzi gli stalli a disposizione e nel contempo contenga il più possibile i costi».
Serve per rifare la piazza
Da notare che l’autosilo sarà propedeutico anche all’altro importante investimento prioritario che riguarda Bedigliora: la riqualificazione di piazza San Rocco, pure indicata con priorità 1 nel rapporto aggregativo. Il progetto, votato dal Consiglio comunale nel 2021, è già stato allestito e condiviso con i preposti uffici cantonali. Anche in questo caso il Municipio si è mosso per trovare finanziatori, e all’uopo sono state interpellate tredici fondazioni da cui si attende risposta.