Bellinzona, Gianini «Non ci aspettavamo un divario così ampio»
Ore 14.55 - Gianini: «Non ci aspettavamo un divario così importante»
«Che si potesse perdere, naturalmente, era una possibilità concreta. Certo è che non ci aspettavamo un divario così importante. Ma questo è il risultato e va rispettato. Faccio i complimenti a Mario Branda ed al suo partito. Son convinto che con lui e con il resto del Municipio continueremo a portare avanti il buon lavoro fatto finora. Domani avremo già una seduta di Esecutivo. La partecipazione al voto, significativa, dimostra che i bellinzonesi sono interessati alla politica locale, alle sorti del loro Comune. Io vicesindaco? Sono disponibile, ma la decisione spetta al consesso”, rileva Simone Gianini, al quale non è riuscito il colpaccio di “detronizzare” Mario Branda dalla poltrona più ambita della capitale.
Ore 14.16 - Speziali: “Risultato chiaro, ma non è stato tempo perso”
«Ritengo sia stato un voto di stima e di fiducia nei confronti di Mario Branda, più che di sfiducia nei confronti di Simone Gianini, il quale in queste settimane si è speso molto per trasmettere ai cittadini di Bellinzona la sua visione. Questa sfida è stata prematura? Non credo. Sa, in politica non vi sono certezze, non possiamo sapere cosa succederà fra tre anni. Il risultato, ovviamente, è evidente. Non nascondo che speravamo in qualcosa di meglio. Tuttavia, a mio avviso, è stato un bel duello che ha permesso di mobilitare i cittadini, di far leva sulla prossimità attraverso il tour nei quartieri, di dialogare con gli abitanti e di ascoltare le loro rivendicazioni. Il Municipio non ne risentirà, anzi potrà trarne vantaggio per fare un lavoro ancora più di qualità grazie agli spunti raccolti in questo mese scarso da Branda e da Gianini”, afferma dal canto suo, interpellato dal CdT, il presidente cantonale del PLR Alessandro Speziali. Il quale, per restare nel Sopraceneri, si rallegra del risultato di Riviera, Gordola e di Losone, mentre la sconfitta di Lumino non lo coglie di sorpresa, considerando che Alessandro Spano (sindaco ad interim) abita da poco nel Comune a ridosso con la Mesolcina e “in ogni modo ha saputo conquistare le simpatie di buona parte dell’elettorato grazie all’impegno profuso in questi mesi”.
Ore 13.55 - «Un attestato di stima che fa piacere»
«Non ritengo di essere imbattibile, ma il risultato odierno, com’era stato quello del 18 aprile, è un attestato di stima nei miei confronti che fa naturalmente piacere. Va a premiare il lavoro svolto in questi primi nove anni e, in particolare, l’impegno profuso per la nascita ed il consolidamento della Bellinzona aggregata. Gianini? Mi ha subito inviato un messaggio facendomi i complimenti. Ora dobbiamo rimetterci subito al lavoro perché i temi importanti, sul tavolo, non mancano, a partire dai progetti strategici che sono fondamentali per la Città del futuro», rileva Mario Branda, accolto dagli applausi al suo arrivo al bar Codeborgo in piazza Collegiata, dove si sono riuniti i simpatizzanti del Partito socialista per attendere il verdetto delle urne giunto poco dopo le 13.
Ore 13.11 - Era e resterà Mario Branda il sindaco di Bellinzona. Il 61.enne dell’Unità di sinistra ha sconfitto, oggi, Simone Gianini (PLR). Se lo scorso 18 aprile il divario fra i due era stato di soli 67 voti personali, stavolta il gap è stato decisamente più ampio (3.145): 9.169 preferenze per il primo (60,35%) e 6.024 per il secondo. La partecipazione al voto è stata del 57,75%, contro il 58,67% di un mese fa. Non c’è stato dunque nulla da fare per il 45.enne liberale radicale che - spinto anche dal partito cantonale oltre che dalla sezione cittadina presieduta da Marco Nobile - aveva deciso di lanciare la sfida al primus inter pares socialista nel tentativo di riconquistare quella poltrona persa tre lustri or sono.
Simone Gianini non è riuscito nell’impresa certamente non facile, ma alla sua portata. Difficile, a caldo, dire cosa non è funzionato. Con ogni probabilità non è riuscito a trasmettere fino in fondo il suo messaggio, improntato sulla volontà di cambiare il sindaco per poter ingranare la quinta e contribuire da leader allo sviluppo socioeconomico della capitale. Le cittadine e i cittadini della Turrita hanno dato ancora fiducia a Mario Branda. L’avevano fatto nel 2012, quando entrò in Municipio e subito nel ruolo di timoniere, che era appannaggio di Brenno Martignoni (Il Noce). Poi è stato brillantemente riconfermato sia nel 2017, alle prime storiche elezioni della Bellinzona aggregata, sia il 18 aprile scorso.
Simone Gianini ora si «accontenterà» della carica di vicesindaco? Verosimilmente sì. La decisione verrà presa dal Municipio nella seduta di mercoledì. Prima, però, l’Esecutivo farà la sua prima uscita pubblica in corpore in occasione della seduta costitutiva del Consiglio comunale, in agenda martedì sera. Prematuro, invece, allo stato attuale, esprimersi su cosa farà il rappresentante del PLR (anch’egli in carica dal 2012) nel 2024, alle prossime elezioni dopo questa legislatura breve. I liberali radicali punteranno ancora su Gianini per aggiudicarsi lo scranno più importante nella stanza dei bottoni? Oppure si affideranno al suo «delfino» designato, ovvero Fabio Käppeli? Questa è musica del futuro. Adesso è tempo di festeggiare, almeno per Mario Branda.