Bellinzona, OK al Parco Gerretta

Complesso di 11 palazzine con 268 appartamenti per un investimento di almeno 100 milioni: il Municipio cittadino ha rilasciato ieri la licenza edilizia al gruppo Artisa
Uno dei più grossi progetti immobiliari promossi in questi ultimi anni nella Turrita
Simone Berti
22.04.2016 05:30

BELLINZONA - C'è il via libera per la realizzazione di uno dei più grossi progetti immobiliari proposti negli ultimi anni a Bellinzona. Si tratta dell'iniziativa pensata nel quartiere della Gerretta da parte del gruppo Artisa, diretto dall'imprenditore Stefano Artioli. Il Municipio cittadino, come appreso dal CdT, ha rilasciato la licenza edilizia ieri dopo il preavviso positivo formulato nelle scorse settimane dal Cantone. Nella stessa sede è pure stata respinta l'unica opposizione presentata durante la pubblicazione della domanda di costruzione nell'estate del 2015. Il progetto - denominato Parco Gerretta - prevede l'edificazione di 11 palazzine su una superficie di 25.000 metri quadrati e per un totale di 268 appartamenti di dimensioni varie, di cui 208 destinati all'affitto e 60 alla vendita. L'investimento è di almeno 100 milioni di franchi. «Il Parco Gerretta anticipa il futuro urbano di Bellinzona proiettando la città in una nuova dimensione della vita sostenibile, eco-compatibile e verde, in contemporanea con l'atteso arrivo di AlpTransit», spiegano i promotori.

La realizzazione del progetto avverrà sulla base delle indicazioni fornite dagli uffici comunali e cantonali coinvolti, tra cui quello che si occupa di tutelare i beni culturali (in considerazione della vicinanza del futuro complesso residenziale con la chiesa del Sacro Cuore). In fase di esecuzione, d'intesa con le autorità, i promotori intendono prestare particolare attenzione all'impatto del cantiere sulla vita del quartiere. Nel corso dei lavori - che potranno partire una volta cresciuta in giudicato la licenza e dovrebbero durare tre anni - è infatti previsto l'impiego di ben 720 addetti di 80 aziende svizzere. Il gruppo Artisa evidenzia anche il suo «forte impegno nel promuovere un nuovo quartiere verde e sostenibile, filosofia che si riflette ad esempio nella scelta di interrare tutti i 299 posteggi previsti». Il progetto ha inoltre l'obiettivo di «ricucire l'attuale contesto urbano offrendo spazi verdi, una piazza pubblica e diverse vie ciclopedonali».

Nel team multidisciplinare di professionisti coinvolti nell'allestimento del progetto figurano l'architetto Dario Franchini di Lugano; gli architetti Dominique Ghiggi e Carola Antón García di Zurigo; Tecnoprogetti SA di Camorino e lo studio di ingegneria Bonalumi e Ferrari di Giubiasco. Per il coordinamento generale e nel ruolo di quality manager i promotori hanno scelto l'architetto Silvio Ammann dello studio Ammann Architekten di Zurigo.