Bellinzona tra movimento e svago: cosa c’è e cosa resta da fare

Sport e tempo libero a favore dei cittadini della nuova Bellinzona: dove e come intervenire per migliorare ancora la già ampia offerta proposta? Cosa si può fare per incentivare l’attività fisica, anche per la terza età? È giustificato contribuire finanziariamente ad un progetto «esterno» come quello di Ambrì? Sono alcuni dei quesiti affrontati con quattro candidati al Municipio nel quarto dibattito proposto dal Corriere del Ticino nell’avvicinamento alle elezioni comunali del prossimo 18 aprile. Le risposte dei rappresentanti di quattro liste in competizione presentano sfumature diverse: qui un assaggio, mentre le risposte integrali le potete leggere sul giornale di oggi, venerdì 26 marzo a pagina 20. A presentarsi oggi c’è Luigi Calanca della lista Liberi: «La pandemia che ci accompagna oramai da un anno e le limitazioni imposte per contenere il virus hanno spinto molte persone a riscoprire il movimento e la vita all’aria aperta - risponde alla domanda su come incentivare l’attività sportiva dei cittadini nelle strutture comunali - Il rischio è che una volta riconquistata la normalità molti ritornino alla loro vita sedentaria. Più che nelle strutture comunali la Città dovrebbe migliorare sentieri, golene, strade forestali, piste ciclabili. I percorsi di sponda destra e sinistra andrebbero pure promossi creando anche punti di ristoro e coinvolgendo i comuni limitrofi».
Spazio anche ad Alessandro Lucchini dell’Unità di sinistra: «Palestre e strutture sportive devono essere luoghi di aggregazione e socialità: aprendo gratuitamente anche fuori dagli orari d’utilizzo delle società sportive per gruppi di persone che vogliono ritrovarsi spontaneamente per fare sport, in serata o nel week-end. Lo sport popolare va promosso, dando spazio anche alle discipline meno note».
Da parte sua Michela Pini (PLR) dichiara: «Le strutture sportive comunali sono molte: alcune naturali (golena, sentieri, percorsi tematici) e altre create appositamente a beneficio della popolazione (campi sportivi, pista di ghiaccio, piscine). Spesso però la popolazione predilige i centri fitness privati. È importante investire nelle attività di promozione della salute e al contempo organizzare corsi ed eventi sportivi di carattere non competitivo e per tutte le fasce d’età. Un programma di corsi comunali favorirebbe la pratica sportiva a un prezzo sostenibile per tutti, incoraggiando le relazioni sociali».
Infine Ivan Zivko (PPD-GG-PVL) risponde così: «Si potrebbe pensare a delle campagne promozionali, per esempio offrendo dei buoni di 50 franchi da utilizzare per le attività sportive offerte in città. Inoltre le infrastrutture sportive dovrebbero essere visibili anche sull’App cittadina, così come succede per esempio per le mostre».
