Benzina più cara che altrove: l’anomalia del Mendrisiotto
Dai rivenditori di carburante oltre confine il costo della benzina nel Mendrisiotto è guardato con invidia. A maggior ragione in questi giorni, visto che il controverso sconto carburante concesso a chi vive nella fascia di confine italiana è stato sospeso di nuovo (anche se di recente era «solo» di due centesimi di euro al litro), facendo lievitare ulteriormente la differenza di costo tra i due Paesi. I media italiani nelle scorse ore sottolineavano quindi come a Como il prezzo al litro della benzina sia anche di 20 centesimi di euro superiore rispetto a Chiasso.
Verso i due franchi
Questa situazione però è quasi paradossale. Rispetto al resto del cantone nel Mendrisiotto la benzina costa infatti mediamente (parecchio) di più. Lo abbiamo appurato ancora ieri, paragonando i prezzi del carburante nelle varie regioni ticinesi. A questo si aggiunge il generale rincaro del costo della benzina, che per Avenergy Suisse, l’organizzazione mantello delle aziende che si occupano di energia, presto raggiungerà i 2 franchi al litro.
Nel Luganese a 1,74
Nel Mendrisiotto - a dire il vero - da questa cifra non siamo lontani. Ieri a Chiasso il costo al litro della benzina verde 95 era mediamente di 1,94-1,97 franchi al litro. A Mendrisio il costo era inferiore di qualche centesimo e si situava tra 1,92 e 1,93 franchi.
Nel resto del cantone i costi sono inferiori anche di 10 centesimi al litro (o di più). Una differenza che può portare a un risparmio di qualche franco per ogni pieno. Nel Luganese il prezzo della benzina verde 95 varia notevolmente, ma si posiziona in generale in una forchetta tra 1,78 e 1,89 franchi (il costo al litro più basso osservato è di 1,74 franchi, quello più alto di 1,92). A Bellinzona i prezzi attuali variano invece mediamente tra 1,84 e 1,87 franchi. Nel Locarnese infine i costi oscillano tra 1,85 e 1,89 franchi al litro.
Residenti e frontalieri
Per capire i motivi di questa «anomalia» riguardante il Mendrisiotto abbiamo interpellato alcuni esperti del settore. La possibile spiegazione di uno di loro è che i rivenditori nel distretto «cercano di massimizzare i margini sfruttando la vicina Penisola». La riflessione nasce dal fatto che «nel Mendrsiotto ci sono due tipi di clientela: il residente e una forte percentuale di frontalieri». E, si ravvisa, «la clientela residente non fa trasferte per pagare di meno il pieno al serbatoio». Insomma, se nel Mendrisiotto fai pagare di più la benzina, difficilmente il residente si sposterà appositamente a Lugano per rifornirsi. Diverso il discorso per quel che concerne i frontalieri i quali sono disposti a pagare l’attuale tariffa del Mendrisiotto. Questo perché, in ogni caso, è un prezzo inferiore alla concorrenza italiana. I prezzi momò, più alti rispetto al resto del cantone, secondo questa lettura dei fatti sono frutto della volontà «di massimizzare il profitto della stazione di benzina». È però anche vero che anche il Malcantone è una regione di confine altrettanto frequentata da frontalieri, ma i prezzi che abbiamo osservato lì erano comunque piuttosto simili a quelli del resto del Luganese.
Misteri momò
Quello del Mendrisiotto è un caso singolare. In passato altri hanno cercato di capire i motivi per cui la benzina costi più che altrove. Ma spesso con poco successo. C’è anche chi, come il consigliere nazionale Marco Romano, ha coinvolto Mister Prezzi e la COMCO, ottenendo però anch’egli poche spiegazioni (ma non arrendendosi comunque). I fattori che determinano il prezzo del carburante nel distretto sembrano quindi avvolti dal mistero. L’effetto confine sembra fornire solo parte delle risposte.
«Servizio alla comunità»
A infittire il mistero c’è il caso curioso della stazione di servizio mendrisiense che non si allinea ai prezzi del resto del distretto. Si tratta di una stazione «bianca», cioè non vincolata a una delle major petrolifere, che può permettersi di applicare tariffe più basse. Il titolare ci spiega che «cerco di comprare bene sul mercato. È vero, posso proporre il carburante a 10-12 centesimi in meno ma in questo modo il margine di profitto si azzera. Il guadagno che faccio serve per coprire i costi di gestione. Cerco comunque di mantenere i miei clienti i quali altrimenti andrebbero a fare il pieno nel Luganese. Non mi interessa fare profitti. Ho altre entrate. Con il carburante a così basso prezzo faccio un servizio alla comunità».
Il grande assente che abbassa i prezzi
Curioso è anche il caso di Coop Pronto, che in generale offre i prezzi più convenienti, spingendo la concorrenza ad abbassarli a sua volta. Coop Pronto che nel Mendrisiotto non è presente. Ma le cose in futuro potrebbero cambiare. «Negli ultimi anni, Coop Mineraloel AG ha cercato continuamente di acquisire un terreno interessante in una posizione molto frequentata a Mendrisio e dintorni per la costruzione di una stazione Coop Pronto – fa sapere da noi interpellato l’ufficio stampa dell’azienda -. Purtroppo, finora gli sforzi non sono andati a buon fine. Siamo sempre molto interessati a buone posizioni per lo sviluppo della nostra rete in tutta la Svizzera».