Malcantone

Bioggio Pharma Manufacture chiude i battenti: «Uno schiaffo»

La società farmaceutica cesserà la produzione entro il prossimo 31 agosto e licenzierà un'ottantina di dipendenti
©Gabriele Putzu
Nico Nonella
04.03.2025 17:03

(Aggiornato) La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno. «Uno schiaffo», ha affermato il vicesegretario regionale dell’OCST Paolo Coppi. Entro il 31 agosto, la Bioggio Pharma Manufacture SA (BPM), società attiva nel settore farmaceutico, cesserà infatti la produzione e procederà al licenziamento collettivo di tutto il personale. Ossia un’ottantina di persone. Ad annunciarlo è stata la stessa azienda di Bioggio in un comunicato stampa diramato nel pomeriggio di oggi. «Il costante declino dei volumi di BPM nel corso degli anni è un fatto noto ai dipendenti, alla comunità e agli stakeholder», si legge. «Tale situazione ha avuto un forte impatto sulla ditta con sede a Bioggio, portando a precedenti riduzioni del personale negli anni passati. Nonostante gli sforzi profusi dal 2023 per individuare una soluzione finanziariamente sostenibile, siamo costretti ad annunciare la progressiva cessazione delle attività di BPM e l’avvio del licenziamento collettivo di tutto il personale. In parallelo, continueremo a cercare acquirenti interessati a investire in BPM, fino a quando la chiusura delle attività non sarà completata». Una delle cause principali che hanno portato a queste decisione è stata la perdita di un importante contratto di produzione.

Fulmine a ciel sereno

La notizia, come detto, è giunta oggi pomeriggio come un fulmine e ciel sereno per l’OCST, che da tempo segue il settore. BPM è infatti legata alla SFI Health (ex Pharmaton, ex Ginsana), azienda pure lei di Bioggio che nel novembre del 2022 aveva annunciato il licenziamento di una quarantina di persone su un totale di 130 dipendenti. «Martedì mattina ci hanno contattato diversi dipendenti per informarci di una riunione plenaria. Non ci aspettavamo risvolti così drammatici. Domani incontreremo le persone coinvolte per capire se ci sono dei margini per aprire i negoziati con l’azienda. Siamo allarmati: parliamo di una realtà che nel corso degli anni ha dato prova di difficoltà», afferma Coppi al Corriere del Ticino.

«Decisione sofferta»

Dal canto suo il direttore generale di BPM Matthew Brabazon, citato nel comunicato, ha parlato di «decisione dolorosa» presa «dopo un’attenta e approfondita valutazione della situazione, nonostante gli sforzi profusi per evitare che ciò accadesse». «La nostra priorità è garantire che ogni dipendente toccato sia trattato in modo corretto, trasparente e attento. Il processo sarà condotto nel rispetto dei requisiti normativi, e prevede un periodo di consultazione dei lavoratori. L‘Ufficio giuridico della Sezione del lavoro della Divisione dell’economia del Canton Ticino è stato informato della situazione, e BPM sta collaborando in modo stretto e trasparente con esso. BPM si impegna a collaborare con i propri clienti per individuare soluzioni fattibili per la produzione dei loro prodotti, fino alla cessazione delle attività di BPM. È con rammarico che ci congediamo da numerosi colleghi e colleghe di talento, ed esprimo la mia gratitudine a tutti i dipendenti e clienti per la collaborazione».

Il precedente

Come detto, l’azienda di Bioggio è legata a doppio filo alla SFI Health, multinazionale farmaceutica che il 16 novembre 2022 aveva annunciato un’importante ristrutturazione «in funzione della realtà aziendale a breve e medio termine, al fine di salvaguardare le performance del gruppo a lungo termine. Questa misura – recitava il comunicato della direzione – comporta un taglio di circa il 10 percento dell’attuale organico totale del gruppo, e vedrà il ritorno della regione EMEA su un percorso di redditività. La decisione scaturisce dopo l’attuazione di misure aggressive di riduzione di costi implementati in tutto il gruppo e a un’approfondita analisi delle performance e prospettive regionali». A Bioggio ha sede proprio la regione EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa). La sede principale è invece in Australia.