Meteo

Bombe d’acqua in vista in Ticino?

L’estate 2020 è stata una delle più calde dall’inizio delle misurazioni nel 1864 - Da domani a domenica, però, le precipitazioni torneranno a flagellare il cantone: MeteoSvizzera dirama una preallerta di livello 3 - Luca Nisi: «Evento analogo a quello di inizio luglio»
© CdT/Gabriele Putzu
Nico Nonella
27.08.2020 06:00

Tra pochi giorni, il 1. settembre, finirà l’estate meteorologica. Gettando uno sguardo ai mesi appena trascorsi possiamo parlare di un’estate a due facce. «Possiamo dire che fino alla terza settimana di luglio si è trattato di un’estate nella norma», spiega il meteorologo Luca Nisi di MeteoSvizzera. «In seguito abbiamo però assistito a un brusco cambiamento, con due periodi canicolari dalla durata di 5 giorni (dal 28 luglio al 1. agosto e dall’8 al 12 agosto), il primo dei quali è stato particolarmente intenso». Insomma, dopo un inizio dell’estate caratterizzato da giornate relativamente calde ma non torride, a fine luglio gli afflussi di aria calda di origine subtropicale hanno portato a un brusco innalzamento delle temperature ben oltre i 30 gradi.

Temperature da record

Questo afflusso di aria molto calda ha fatto entrare questo mese nella «classifica» dei mesi di agosto più caldi dall’inizio delle misurazioni nel 1864. «Solo l’agosto del 2003 è stato più caldo, con una temperatura media di ben 18 gradi a fronte dei 15,5 registrati in queste settimane», ci conferma Nisi. «Complessivamente, l’estate 2020 è stata caratterizzata da un’anomalia positiva di un grado, un dato che la colloca tra le dieci estati più calde delle ultime 155». I mesi di luglio e agosto di quest’anno sono inoltre stati caratterizzati da una scarsa presenza di precipitazioni scarso afflusso di acqua. «Il mese di luglio è stato caratterizzato solo da qualche temporale, la distribuzione degli accumuli di precipitazione è risultata molto irregolare, a macchia di leopardo, e sono mancate le precipitazioni più estese sul territorio, ma nei prossimi giorni dovremmo recuperare qualcosa». MeteoSvizzera ha infatti diramato una preallerta maltempo di livello 3 (ossia «pericolo marcato») valida da domani a domenica. L’ultimo evento analogo, spiega Nisi, è quello che il 7 luglio ha flagellato soprattutto il Sottoceneri, provocando anche la piena del Cassarate. «È ancora presto per dire se il Luganese verrà colpito con la stessa intensità, ma è probabile che le precipitazioni saranno le più intense dallo scorso autunno ad oggi».

Verso l’autunno

«Ci aspettiamo accumuli d’acqua tra gli 80 e i 150 millimetri, ma localmente a causa dei temporali si potranno toccare anche i 200 millimetri», conclude Nisi. «Questa fase segna una sorta di transizione verso l’inizio dell’autunno, ma non è escluso che anche in settembre o ottobre ci possano essere altre giornate calde».