«Bonifica della Petrolchimica, tutto in regola»
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Tutto ok nella bonifica in corso della ex raffineria Petrolchimica di Preonzo, teatro di un disastro ambientale che costerà alla collettività tra 20 e 25 milioni di franchi. Il Municipio di Bellinzona, rispondendo a un’interpellanza, sostiene che la procedura avanza regolarmente. I quesiti sollevati da Verdi ed MPS concernevano principalmente aspetti di carattere tecnico-giuridico, con focus sui lavori sinora assegnati tramite mandato diretto. In questa prima fase del risanamento, si spiega, l’appalto pubblico è stato limitato «alla parte principale in quanto la stessa presenta parti d’opera contenenti amianto e PCB (policlorobifenili ndr.), quindi con l’obbligo di limitare il concorso a ditte specializzate e autorizzate a svolgere questo tipo di lavoro». Per le parti dell’opera giudicate più semplici, ovvero dove non risulta la presenza di materiali inquinati, si è invece potuto far capo «a normali imprese di costruzione». Si spiega dunque così il fatto che, come aveva reso noto l’interpellanza, «diverse strutture sono già state demolite, evidentemente con mandati diretti», mentre «solamente l’edificio centrale rimarrebbe da bonificare». L’impostazione data alla fase di appalto ed esecutiva ha per altro favorito «lo sviluppo razionale ed ordinato dei lavori e soprattutto ha assicurato un riscontro economico assolutamente favorevole». Il gruppo aveva poi chiesto se «prima di procedere è stato allestito uno studio di impatto ambientale». Ebbene, «la licenza edilizia per questo tipo di intervento non prevede l’allestimento di uno studio di impatto ambientale». I detriti tossici sono comunque stati smaltiti in modo conforme alle disposizioni, garantisce inoltre la Città.
Le ditte coinvolte
Il tutto si è basato sul progetto definitivo, allestito dalla Evolve SA di Giubiasco, che aveva per altro costituito le fondamenta del messaggio municipale (approvato nel settembre 2020 dal Consiglio comunale) contenente la richiesta di un credito di un milione di franchi per le demolizioni, operazione che precede la ben più costosa bonifica globale dell’area contaminata. La fase di appalto ed esecutiva è per contro stata affidata allo studio di ingegneria Luca Humair di Giubiasco, mentre l’accompagnamento per la gestione delle sostanze nocive è stato assicurato dalla Always Iso di Gnosca. Per quanto riguarda i sei mandati diretti, sono stati concessi a cinque aziende per un totale indicativo di 200.000 franchi.
![Un disastro ambientale. ©CdT/Gabriele Putzu](https://www.cdt.ch/binrepository/1200x675/0c0/0d0/none/798450/JCNF/preonzo-petrolchimica-6670840_2591525_20210705111201.jpg)