Il caso

Brogli elettorali, si va verso il decreto d'abbandono?

Arbedo-Castione: gli aventi diritto di voto il 22 settembre dovranno scegliere Municipio e Legislativo, mentre attendono l’esito dell’inchiesta per le schede manipolate del 14 aprile - Difficile risalire al responsabile del gesto
© CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
16.08.2024 06:00

Un po’ li capiamo, i candidati. Suvvia, non puoi mica metterti a distribuire santini sotto il solleone oppure parlare della visione futura del Comune quando il paese è quasi deserto in quanto i tuoi concittadini sono in vacanza. Ma così è, se vi pare. Ad Arbedo-Castione fra poco più di un mese - per la precisione domenica 22 settembre - gli aventi diritto di voto saranno chiamati alle urne per eleggere Municipio e Legislativo. Il 14 aprile scorso era successo il «pasticciaccio brutto» (per scomodare Carlo Emilio Gadda) dei presunti brogli che aveva portato il Consiglio di Stato ad annullare le elezioni.

Erano emerse 48 schede manipolate, tutte giunte per corrispondenza, in modo puerile con il «tipp-ex» ed utilizzando penne di colore diverso. È stata così subito aperta un’inchiesta d’ufficio, coordinata dal sostituto procuratore generale Andrea Maria Balerna, per le ipotesi di reato di frode elettorale ed incetta di voti alle quali si è aggiunta la violazione del segreto di voto dopo la denuncia contro ignoti sporta dallo stesso Esecutivo dell’ente locale bellinzonese.

Imbucate già pasticciate?

Partiamo proprio da quest’ultimo punto. Le indagini si sono concentrate in questi quattro mesi sugli accertamenti tecnici con la speranza di risalire al/agli responsabile/i di quella che sembra essere stata, a tutti gli effetti, un’azione premeditata. Nel senso che le schede potrebbero essere state imbucate già scarabocchiate, come peraltro avevamo riferito nell’edizione del 26 aprile. In Procura sono sfilati - quali persone informate sui fatti - anche funzionari del Comune che hanno ribadito quanto sostenuto fin dall’inizio dal Municipio, ossia l’estraneità di tutto l’apparato amministrativo a quanto accaduto, che non ha certamente giovato all’immagine di Arbedo-Castione.

Non ci sarebbe dunque da meravigliarsi se l’inchiesta dovesse essere archiviata con un decreto d’abbandono per l’impossibilità, appunto, di risalire all’autore (o agli autori) dei brogli. L’esito delle indagini condotte dalla Magistratura, infine, non dovrebbe essere reso noto prima delle «nuove» elezioni. Se così fosse, si acuirebbe il malumore di alcune forze politiche che avrebbero voluto chiarezza su quanto capitato prima della chiamata alle urne bis.

Zero campagna, finora

Eccoci, allora, all’appuntamento con le urne del 22 settembre. Il materiale di voto arriverà nelle buche delle lettere nei prossimi giorni. Di campagna, finora, nemmeno a parlarne. Anche sui social media non si muove nulla. Verosimilmente i candidati aspetteranno le ultime due settimane per esporre i propri argomenti alla popolazione.

Il periodo, l’abbiamo detto all’inizio, è il peggiore da questo punto di vista, in virtù delle ferie estive, quando cioè anche la politica va... in vacanza. Alle urne il 22 settembre, dunque, ed eventuale elezione del sindaco il 20 ottobre; uno scenario, quest’ultimo, che in aprile avremmo scartato senza nemmeno pensarci un attimo, ma che ora non è affatto da escludere, come abbiamo appreso parlando con alcuni pretendenti.

I papabili alle poltrone

Prima però c’è da entrare in Municipio. Liste e candidati sono rimasti gli stessi di quattro mesi fa; il Governo non ha ravvisato irregolarità nella procedura. A contendersi le 7 poltrone a disposizione sono complessivamente 32 papabili in rappresentanza di sei schieramenti. Nell’ordine di estrazione del 14 aprile sono: PLR Castione, Unità di sinistra e Indip. USI, Il Centro, N.O.I Indipendenti, PLR Arbedo e Lega dei Ticinesi-UDC-AC Viva.

L’unico degli uscenti a non ripresentarsi è Roberto Ferretti (Il Centro), in carica dal 2016, capodicastero Finanze e imposte. Sono invece nuovamente della partita il sindaco Luigi Decarli (PLR Arbedo) ed il vice Pier Gazzoli (PLR Castione) nonché i colleghi di consesso Gabriele Del Don (PS), Mattia Dellatorre (PLR Arbedo), Adam Poloni (PLR Arbedo, subentrato il 26 aprile 2023 al compianto Renzo Bollini) e Maurizio Mistri (Lega-UDC).

Diritti politici e spiegazioni

Per il Consiglio comunale i seggi a disposizione sono 30 e le liste sono le stesse snocciolate prima. I candidati sono 80. «Se il 22 settembre un candidato eletto non godrà più dei diritti politici in materia comunale, non potrà entrare in carica e la carica sarà assunta da un altro candidato secondo le regole usuali di subingresso», ha specificato il Governo nelle scorse settimane.

Sotto la lente

Il 14 aprile si sono rinnovati i poteri comunali in quasi tutti gli enti locali del Bellinzonese e valli. Detto del caso di Arbedo-Castione, le elezioni sono state tacite a Personico, Bedretto e Dalpe. Mentre in altri quattro paesi gli aventi diritto di voto si recheranno alle urne il 6 aprile 2025. E ciò in virtù dell’avvenuta aggregazione, approvata dalla popolazione il 26 novembre 2023. Stiamo parlando, per la bassa Leventina, di Bodio e Giornico e di Quinto e Prato Leventina per l’alta valle. Quel giorno nasceranno i Comuni di «Giornico» e «Quinto».

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